PERUGIA - Sinistra Ecologia Libertà dell’Umbria aderisce allo sciopero generale del 6 maggio. Uno sciopero che arriva forse in ritardo: le grandi mobilitazioni degli studenti, dei giovani, del mondo della ricerca, delle donne, così come i lavoratori di Pomigliano e Mirafiori, avrebbero avuto bisogno già da tempo di una mobilitazione nazionale a sostegno delle loro battaglie per i diritti e la democrazia.

Stiamo infatti assistendo, anche con la scusa della crisi, ad una controriforma dei sistemi di relazioni, fino al “paradosso democratico” per cui se i lavoratori possono esprimersi sui contratti solo su richiesta, e quindi sotto ricatto, della Fiat, allora anche ai cittadini può essere impedito di esprimersi attraverso i referendum contro il nucleare e per l’acqua pubblica.

Per questi motivi lo sciopero generale non dovrà parlare solo ai lavoratori dipendenti, ma a tutte le realtà lavorative e a tutto il paese, per iniziare a costruire l’alternativa ad un berlusconismo che non convince più nessuno. Compito del centro-sinistra è costruire questa alternativa.

Stefano Boccioli
(resp. Lavoro e precarietà SEL Umbria)

 

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