Merloni/ Della Vecchia: la Provincia di Perugia è vicina ai lavoratori
PERUGIA - ''L'esito della verifica delle offerte per la Merloni e' drammaticamente deludente e getta un'ombra lunga ed oscura sulle sorti economiche e civili di un intero territorio e della nostra Provincia''. Lo ha affermato l'assessore alle politiche del lavoro della Provincia di Perugia.
''La nostra amministrazione - ha sottolineato l'assessore - ha sempre seguito direttamente e da vicino il corso di questa vertenza dell'economia e del lavoro, la principale nella nostra Provincia, sempre sostenendo le ragioni e le mobilitazioni delle lavoratrici e dei lavoratori della Merloni ed ha la determinazione, la convinzione di continuare a farlo oggi, di fronte al nuovo preoccupantissimo scenario, e nel futuro''. ''La Provincia di Perugia - ha continuato - si rende ancora una volta disponibile a mobilitarsi insieme alla Regione Umbria, alle istituzioni locali, alle organizzazioni sindacali ed alle forze economiche, politiche e sociali dell'Appennino umbro per pretendere dal governo delle risposte forti e piu' convincenti attraverso una nuova strategia di intervento e di politica industriale attiva capace di garantire, anche in forme innovative, la prosecuzione delle attivita' produttive nello stabilimento umbro di Colle e la massima salvaguardia di tutti i posti di lavoro''.
''In rappresentanza di tutta l'amministrazione provinciale di Perugia, con questo spirito - ha annunciato l'assessore - partecipero' alla giornata di mobilitazione davanti ai cancelli dello stabilimento di Colle, nel pomeriggio del primo maggio''.
La crisi della Merloni e il sostegno ai lavoratori dell'azienda stessa sono intanto al centro di un ordine del giorno che e' stato discusso ieri in consiglio provinciale ed approvato all'unanimita'. Con il documento, presentato dai gruppi Prc, Idv e Pdci - e' detto in una nota della Provincia - si chiede alla giunta di promuovere urgentemente un incontro insieme ai commissari, alla Regione Umbria, alle parti sociali ''per far si' che, in mancanza di sviluppi positivi rispetto all'acquisto del gruppo, si attivino tutte le procedure utili ad evitare, attraverso l'intervento di agenzie come Invitalia, il fallimento del gruppo, con la contestuale attivazione di misure di reindustrializzazione''. L'odg si conclude con la richiesta di un Consiglio provinciale aperto sul tema.

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