Merloni/ Cgil realista: situazione sempre più drammatica e senza prospettive
ROMA - “Sempre più drammatica e priva di prospettive la situazione dell'Antonio Merloni”. E’ il giudizio in una nota della Cgil Nazionale, dell’Umbria e delle Marche, al termine dell’incontro sulla vertenza Merloni che si è tenuto oggi al ministero dello Sviluppo economico. La Cgil chiede quindi “al Governo e alle istituzioni regionali l'attivazione di un percorso per avere risposte precise e certe su una delle più grandi vertenze nazionali”.
Nel corso dell’incontro, spiega il sindacato, “i commissari che gestiscono l'azienda hanno illustrato ai sindacati una situazione drammatica, che prevede (nella migliore delle ipotesi) il riassorbimento di sole 400 unità lavorative, pari a meno del 20% dell'attuale forza lavoro”. Il sindacato “considera inaccettabile questa prospettiva e ritiene necessario cambiare rotta”. Pertanto la Cgil nazionale, quella umbra e quella marchigiana, chiedono “la realizzazione di un percorso diverso, basato in primo luogo sul mantenimento dei livelli occupazionali nella realtà umbro-marchigiana (circa 2400 unità)”. Inoltre, proseguono, “riteniamo necessario proseguire nella valutazione delle proposte indicate, affiancando però alla valutazione dei piani industriali, il dispiegamento delle risorse messe a disposizione dall'accordo di programma, al fine anche di favorire nuove manifestazioni di interesse, in grado di dare una risposta complessiva alle esigenze dei territori coinvolti”.
“Siamo convinti dell'assoluta necessità di avviare questo nuovo percorso - aggiungono - , dato che quello intrapreso finora non ha dato alcuna risposta. Al tempo stesso, la Cgil ritiene fondamentale innalzare il livello di mobilitazione delle comunità marchigiane e umbre, chiedendo al contempo al Governo nazionale e alle Regioni Umbria e Marche di proseguire il confronto, innalzandone il livello, per dare - conclude la nota - risposte certe e reali ad una delle più grandi vertenze del Centro Italia e del Paese”.

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