Offerte deboli per la Merloni: preoccupate reazioni dei sindacati
FABRIANO - La Cgil nazionale, la Cgil delle Marche e quella dell'Umbria chiedono che il ministero dello Sviluppo Economico e le Regioni Marche e Umbria ''assumano la vertenza dell'Antonio Merloni come una delle principali vertenze industriali dell'Italia centrale e del Paese''. Dopo l'incontro con i commissari straordinari dell'A. Merloni, dal quale e' emerso che la cordata di imprenditori cinesi e' stata esclusa per il mancato versamento della cauzione, mentre le offerte dell'Mmd e di Qs Group presentano ancora ''significative incertezze'' sotto il profilo industriale e occupazionale, ''e' evidente che un tale punto di caduta risulta per la Cgil assolutamente inaccettabile''.
Il lavoro di valutazione e integrazione delle offerte da parte dei commissari, sostiene il sindacato, ''deve incrociare l'attivazione delle procedure dell'Accordo di programma definito tra il ministero dello Sviluppo economico e le Regioni''.
Per la Cgil e' indispensabile inoltre ''alzare il livello della mobilitazione a difesa e a salvaguardia dei livelli occupazionali in un'area colpita e indebolita nelle sue prospettive di sviluppo economico e di coesione sociale''.
Per il segretario provinciale della Fim Cisl di Ancona Andrea Cocco, invece, l'offerta vincolante di acquisto dell'Antonio Merloni formulata dalla societa' arabo-iraniana Mmd ''va approfondita e migliorata, sia per quanto riguarda il piano industriale, sia, soprattutto, per il riassorbimento delle maestranze del gruppo elettrodomestico: i 400 addetti ipotizzati sui 2.300 attuali sono troppo pochi'' ha detto al termine dell'incontro di oggi al ministero dello Sviluppo economico, alla presenza di Giampiero Castano, responsabile del settore aziende in crisi.
''Ora - ha aggiunto Cocco - i tre commissari straordinari Massimo Confortini, Antonio Rizzo e Silvano Montaldo avvieranno una trattativa diretta con la Mmd, per definire progetto industriale, finanziario e occupazionale''.
''Sparita allo stato dei fatti'' l'offerta della cordata cinese (a differenza dell'Mmd la Nanchang Zerowatt non ha depositato la cauzione richiesta di 2 milioni di euro, e neppure i chiarimenti tecnici invocati dai commissari, anche se emissari cinesi continuano a sostenere che cauzione e documenti sarebbero in arrivo), ci si concentra sulla proposta della holding iraniana, l'unica relativa all'intero perimetro industriale dell'A. Merloni.
Molto in subordine si guarda anche all'offerta minore presentata dalla Qs Group di Cerreto d'Esi (Ancona), una societa' di automazione interessata ad acquisire uno dei tre stabilimenti Merloni. I sindacati hanno chiesto ai commissari di rendere eventualmente compatibili le offerte Mmd e Qs, e domani, in un'assemblea nello stabilimento di Santa Maria di Fabriano con i vertici nazionali di Fiom, Fim e Uilm per il ramo elettrodomestico, si confronteranno direttamente con i lavoratori interessati.

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