Apertura negozi 1° Maggio/ Confesercenti: libera scelta per piccoli imprenditori
“L’apertura delle attività non significa svilire il valore di una festività che abbiamo sempre riconosciuto come tale, anzi pensiamo ai lavoratori dei pubblici esercizi, dei ristoranti, delle strutture ricettive che in silenzio già operano tutte le domeniche e i giorni festivi dell’anno”.
PERUGIA - La polemica che sta impazzando in questi giorni sia a livello nazionale che a livello regionale serve a riflettere su un tema importante e delicato come le aperture festive. Ormai per il 2011 le scelte nelle città più importanti della nostra regione sono state già fatte (o dovrebbero essere state fatte) e quindi, salvo ripensamenti dell’ultima ora da parte di qualche sindaco, le aperture e le chiusure dovrebbero essere definite.
È importante però ragionare al di là delle sterili polemiche ed opposizioni preconcette che si sono sentite in questi giorni; fortunatamente ci sono ancora alcune sigle sindacali che hanno la capacità di guardare avanti al bene del Paese e della nostra economia e di essere veramente vicine alle reali esigenze del mondo del lavoro inteso come mondo imprenditoriale e dei lavoratori.
“La maggior parte delle nostre imprese, afferma il Presidente Regionale Sandro Gulino, si basano sul lavoro dei titolari, dei loro familiari e su un numero molto limitato di addetti che hanno subito in maniera paritaria, in questi anni, gli effetti di una grave crisi economica indotta per lo più da una contrazione dei flussi turistici e della spesa delle famiglie per la perdita dei posti di lavoro.
Nonostante ciò le piccole imprese del settore hanno cercato di mantenere i propri livelli occupazionali.”
L’apertura delle attività nella giornata dei 1° maggio, continua Gulino, non significa svilire il valore di una festività che abbiamo sempre riconosciuto come tale, anzi pensiamo ai lavoratori dei pubblici esercizi, dei ristoranti, delle strutture ricettive che in silenzio già operano tutte le domeniche e i giorni festivi dell’anno.
Servire al meglio le esigenze dei turisti che frequentano le città della regione, migliorare i conti delle aziende e rafforzare le garanzie degli addetti che vi operano sono queste le tre grandi motivazioni che dovrebbero spingere tutti a superare questa battaglia stantia e superata sull’apertura del primo maggio.
È evidente che la Confesercenti Umbria si pone con rispetto di fronte alle esigenze e agli obblighi di riposo per i dipendenti e al diritto alla retribuzione festiva e in questo senso stiamo informando e sollecitando i nostri imprenditori associati, oltre al rispetto delle regole, di trovare le migliori soluzioni condivise con i propri addetti.
Per tutti questi motivi la Confesercenti Umbria è favorevole all’apertura delle attività commerciali nella giornata del primo maggio (che ricordiamo resta comunque una facoltà del singolo operatore e non un obbligo) perché le piccole imprese che rappresentiamo stanno in campo ogni giorno alle prese con le difficili regole di mercato per difendere la propria azienda, il lavoro dei propri collaboratori e la qualità e i servizi dell’offerta commerciale delle città di cui il commercio è la parte vitale.
“Siamo convinti, conclude Gulino, che è meglio lavorare in un giorno festivo per garantire alle imprese un possibilità in più di guadagno e garantirsi quindi il posto di lavoro piuttosto che tenere abbassate le serrande correndo il rischio di tenerle abbassate per sempre. Su questo i sindacati devono iniziare una riflessione molto seria”.
La Confesercenti Umbria

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