ROMA - E' riuscito a creare 36 posizioni per giovani ricercatori dall'estero Andrea Crisanti, il biologo molecolare leader nella ricerca delle zanzare ogm per la lotta contro la malaria. Dall'Universita' La Sapienza di Roma, il cervello italiano che ha 56 anni, e' volato 12 anni fa all'Imperial College di Londra e poi e' approdato all'ateneo di Perugia dove ora coordina un centro di genomica funzionale tra i piu' avanzati in Europa. E a Terni, grazie a fondi della Regione e dell'universita', sta realizzando un laboratorio superprotetto che ricostituisce le condizioni climatiche e riproduce le stagioni di un paese tropicale per studiare da vicino e senza rischi le zanzare modificate geneticamente.

E per il suo progetto, che va avanti da un decennio, Crisanti e' riuscito a raccogliere fondi dall'Ue (5 mln di euro) per richiamare ricercatori, e del ministero della salute (1,5 mln di euro), della Regione, dell'universita' di Perugia (3mln di euro) per le attrezzature dei laboratori; ma soprattutto il centro umbro e' diventato capofila di una rete di 30 laboratori per facilitare lo sviluppo di misure di controllo degli insetti che sono vettori del parassita della malaria.

''Nei prossimi mesi - spiega Crisanti intervistato dall'ANSA - saranno create zanzare forbici in grado di tagliare e quindi disattivare i geni indispensabili alla trasmissione della malaria ed entro la fine del 2011 potremmo iniziare i primi test in ambiente confinato per vedere se le zanzare OGM sono in grado di soppiantare quelle selvatiche che trasmettono la malattia''.

La malaria colpisce 300 milioni di persone l'anno, uccidendone 800.000, e nella sola Africa un bambino muore di malaria ogni 45 secondi. Gli scienziati hanno messo molte zanzare insieme a pochissime zanzare OGM con l'enzima forbice (99% del totale contro l'1%) e hanno visto che nell'arco di 12 generazioni (cioe' di una stagione) le zanzare scompaiono perche' sostituite dalle ''zanzare forbice''.

Infatti la genialita' del trucco e' che la forbice dopo aver tagliato il gene bersaglio copia se stessa al posto del gene tagliato e alla fine le zanzare che nasceranno non avranno piu' il gene bersaglio ma il gene forbice, che cosi' si propaghera'. In pratica dunque, mettendo zanzare forbice a competere con quelle selvatiche, ci si aspetta che queste ultime siano nel giro di poco tempo soppiantate dalle 'forbici'.

Adesso, spiega Crisanti, non resta che creare una forbice che abbia come bersaglio un gene chiave per trasmettere il parassita (Plasmodio falciparum), per esempio un gene per la moltiplicazione e la sopravvivenza del plasmodio nella zanzara.
 

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