Thyssen/ Parti lese: il lupo perde il pelo ma non il vizio. Azienda arrogante
TORINO - ''Il lupo perde il pelo ma non il vizio. La Thyssenkrupp persiste nel suo comportamento arrogante e ricattatorio''. E' quanto afferma, in un comunicato, l'associazione Legami d'Acciaio, che riunisce gli ex operai dell'azienda e i familiari delle vittime del rogo del 6 dicembre 2007. La onlus accusa l'azienda di volere scaricare le proprie responsabilita' sulla Corte d'Assise e anche sui lavoratori di Terni, ''definendo le pene accessorie 'punitive' e dalle conseguenze 'preoccupanti' per la ricaduta occupazionale''.
''Non accettiamo - dice ancora la nota - la logica della guerra tra poveri: esprimiamo quindi la massima solidarieta' ai lavoratori di Terni (ma non al sindacato ternano) come gia' avvenuto durante la dura vertenza del magnetico 2005, affrontata dai lavoratori ternani per i quali facemmo diversi scioperi mentre a Terni le Rsu e le organizzazioni sindacali Fim-Fiom-Uilm non ne proclamarono nemmeno una per la nostra vertenza nella primavera del 2007 che pure decreto' la chiusura dello stabilimento di Torino''.
Legami d'Acciaio critica anche le prese di posizione, in merito alla sentenza, del sindaco e del presidente della Provincia di Terni: ''li invitiamo ad occuparsi di rappresentare al meglio gli interessi dei cittadini e a non aspettarsi pacche sulle spalla da parte del management Tk o chissa' che altro''.

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