PERUGIA - I carabinieri della compagnia di Citta' di Castello stanno eseguendo provvedimenti di fermo emessi dalla Procura della Repubblica di Perugia nei confronti di soggetti specializzati in furti in ville isolate. Secondo gli investigatori, le indagini avviate circa un anno fa hanno consentito di individuare e fermare un gruppo di pregiudicati responsabili di decine di furti in ville. Si tratta di 5 nomadi che sono statui sottoposti a fermo, come pure i ricettatori degli oggetti preziosi rubati. Recuperata parte della refurtiva.

Sono ritenuti gli autori di una quindicina di 15 colpi compiuti tra Città di Castello, San Giustino, Foligno, Collazzone, Gualdo Tadino e altre località ancora della provincia di Perugia.

Da quanto si è potuto apprendere successivamente, nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso la sede dei carabinieri di Perugia, la banda era capace di aprire qualsiasi tipo di cassaforte o porta blindata.

Oltre ai cinque nomadi italiani esecutori dei colpi, come abbiamo detto una quindicina (in particolare nell'Alto Tevere, tutti compiuti quando i proprietari erano assenti, sono stati fermati altri due italiani con l'accusa di avere ricettato parte della refurtiva.

Sottratti - ha riferito il personale dell' Arma - soprattutto gioielli, refurtiva in parte recuperata. Le indagini sono comunque ancora in corso per stabilire se il gruppo sia stato autore anche di altri furti.

I fermi, disposti dalla procura di Perugia, sono stati eseguiti tra Reggio Emilia, Perugia, Foligno e Todi (dove sono risultati residenti i due presunti ricettatori originari del Lazio).

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