TERNI - ''Un atto di giustizia nei confronti delle famiglie dei lavoratori morti'' e ''un segnale chiaro al Paese affinche' le questioni della sicurezza nei luoghi di lavoro non siano piu' considerate un costo ma un investimento'': cosi' la Cgil dell'Umbria, quella di Terni e la Fiom ternana commentano la sentenza della Corte d'assise di Torino sul rogo alla Thyssen.

I sindacati, in una nota, definiscono inoltre non proficua e utile, ma ''viziata da reazioni emotive'', la discussione che si e' aperta dopo la decisione dei giudici piemontesi. In merito alle preoccupazioni espresse nei giorni scorsi da istituzioni e forze produttive ternane sul futuro dello stabilimento Tk di Terni, la Cgil si dice pronta a respingere ''il tentativo strumentale di contrapporre interessi diversi tra i lavoratori di Terni e di Torino''.

''Riteniamo altresi' pretestuoso - si legge ancora nella nota - utilizzare l'impianto della sentenza di primo grado, per dare valutazioni sulle politiche industriali della Tk-Italia. La produzione di acciai speciali e l'importanza sul mercato italiano non possono essere oggetto di scambio per ipotetiche modifiche strategiche a cui sarebbe interessato il sito di Terni''.

Esprimendo infine un ''giudizio positivo'' su investimenti e relazioni sindacali del sito ternano la Cgil sostiene ''che la Tk-Italia non possa procedere in modo emotivo penalizzando quanto di positivo e' stato costruito sia sul piano industriale che sul piano sindacale''.
 

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