TERNI - ''Dobbiamo evitare che all'ingiustizia della tragedia che ha riguardato le vittime coinvolte nel disastro ed al dolore delle loro famiglie si sommi quella di un'ingiustizia per le migliaia di lavoratori dell'azienda e per tutto l'indotto'': con queste parole il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, torna sulla sentenza della Corte d'assise di Torino sul rogo alla Tk. Ribadendo ''vicinanza e solidarieta' ai familiari delle vittime'' e ''massima fiducia e rispetto nella magistratura'', il sindaco di Terni invita a non dimenticare ''come il destino di tanti ternani sia legato alla presenza e al motore di sviluppo che la Tk-Ast rappresenta.

Bisogna evitare - spiega Di Girolamo - che un procedimento che investe responsabilita' personali di alcuni dirigenti si scarichi sull'insieme dei lavoratori, delle loro famiglie e di una intera comunita' locale. Oltre infatti ad essere una delle principali realta' industriali del nostro Paese, il gruppo ThyssenKrupp Acciai speciali Terni, rappresenta, ancora oggi, un'eccellenza per la citta' di Terni e per tutto il territorio umbro. Un dato su tutti: l'investimento di circa 600 milioni di euro dell'azienda nel territorio ternano dal 2004 ad oggi''.

Di Girolamo e' preoccupato per il fatto che le ''cosiddette 'pene accessorie', ossia le richieste di sanzioni economiche e interdittive estremamente pesanti a carico della societa', possano comportare ulteriori disincentivi agli investimenti da parte di aziende straniere, perdite di posti di lavoro e depauperamento del territorio in un drammatico momento di crisi internazionale. Terni ed i suoi lavoratori non meritano di pagare le conseguenze di una vicenda giudiziaria molto grave rispetto alla quale sono del tutto estranei''.
 

Condividi