NOCERA UMBRA - Il Comitato dei Lavoratori dello stabilimento di Colle di Nocera Umbra, in riferimento all' ultima assemblea di fabbrica,ritiene positiva ma purtroppo tardiva la posizione assunta dai sindacati nei confronti delle Istituzioni Regionali,anche perchè ai tavoli delle trattative della vertenza Merloni i sindacati erano presenti,ma ora cercano di fronte ai lavoratori di prenderne le distanze denunciando la mancanza di coinvolgimento da parte delle Istituzioni Regionali e questo è solo un modo per sottrarsi alle proprie responsabilità.Gli stessi sindacati già da tempo,con vari Consiglieri Regionali,stanno promuovendo iniziative volte a ridisegnare la parte produttiva di un intero territorio, dando per scontata la morte del sito produttivo di Colle di Nocera Umbra.

Il Comitato dei Lavoratori,lo scorso Settembre,ha presentato in assemblea a tutti i lavoratori e sindacati,un documento per la salvaguardia ed il mantenimento del sito produttivo di Nocera Umbra, successivamente consegnato al Presidente del Consiglio della Regione Umbra e tutti i membri del Consiglio, documento accompagnato da un petizione con la richiesta di un Consiglio Regionale straordinario sulla vertenza Merloni e da lì l'impegno vincolante da parte del Governo della Regione Umbria per il mantenimento e la prosecuzione in continuità dello stabilimento di Nocera Umbra.Queste richieste,però,non sono state mai accolte nè dalle Istituzioni nè tantomeno dai sindacati perchè evidentemente il percorso da loro intrapreso era tutt' altro,"una ricerca di piccoli imprenditori e frazionamento dell'immobile",(fase B dell'Accordo di Programma),cioè una gestione dei milioni di euro messi a dispozione dal Governo Nazionale inseriti nell'Accordo stesso firmato il 20 Marzo 2010,senza alcuna garanzia per quanto riguarda i livelli occupazionali.

Dopo l'apertura delle buste contenenti le due proposte di interesse per l'intero perimetro Umbro-Marchigiano,abbiamo appreso che tali proposte sono prive della fideiussione richiesta dai Commissari.
A fronte di tutto ciò,ora chiediamo alle Istituzioni della Regione Umbria e al Governo Nazionale di mantenere e rispettare gli accordi presi con le due società(la iraniana Mmd e la cinese della G8 del gruppo ZeroWatt),e assicurare loro tutte le necessarie garanzie per far sì che le proposte si concretizzino in una cessione in continuità,in modo da non ritrovarsi alla data ultima fissata dai Commissari senza alcuna cauzione da parte delle due società;ciò porterebbe a scenari devastanti per l'economia dell'intero territorio,con conseguenti ripercussioni per l'intera Regione.

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