Basell/ Il segretario nazionale Cgil a Terni: "La questione si può risolvere"
TERNI - ''La questione si puo' risolvere perche' questo e' un polo chimico importante, sappiamo che c'e' una possibilita' che tra Basell e Novamont ci sia un accordo che faccia ripartire questo impianto, ma come sempre le cose si possono risolvere se non si trascinano nel tempo e se non si indugia'': e' quanto ha detto oggi, a proposito della vertenza Basell, il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, incontrando i lavoratori del polo chimico di Terni, al centro di una vertenza che coinvolge circa 1000 posti di lavoro. All'incontro, che si e' svolto nella sala mensa del polo chimico, hanno partecipato anche Mario Bravi, segretario generale Cgil Umbria, Lucia Rossi, segretario generale Cgil Terni, e Sergio Cardinali, segretario provinciale Filctem Cgil. ''Crediamo che ci sia un'urgenza e che il governo debba fare la sua parte facendosi dire davvero da Basell quali sono le sue condizioni'' ha detto la Camusso, aggiungendo che da parte sua la Cgil si attivera' per chiedere a Novamont, a capo di una cordata intenzionata ad acquistare la multinazionale, di organizzare un incontro ''nel quale ci dica quali progetti ci sono. Gia' da oggi - ha annunciato - ci muoveremo perche' vogliamo capire per che cosa ci stiamo spendendo''. Quanto alla questione della Meraklon, il cui proprietario e' stato arrestato giovedi' scorso per associazione a delinquere finalizzata all'appropriazione indebita, la Camusso ha aggiunto che ''il ministero deve procedere rapidamente, in relazione con il tribunale di Terni, alla nomina di un commissario. Le norme ci sono, poi bisogna ragionare come dare una prospettiva industriale all'azienda'', ha detto.

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