LAMPEDUSA - Caos al centro di accoglienza dopo il rimpatrio dei cento tunisini avvenuto questa mattina. Dalla testimonianza dei Giovani Comunisti di Perugia, giunti in sostegno delle Brigate di solidarietà attiva, pare che il gruppo rimasto a Lampedusa non sia disposto a fare la stessa fine.

Tutto è iniziato dopo la partenza dall'aeroporto dei cento profughi, i quali, probabilmente, non erano stati informati del rimpatrio. "Forse la meta promessa agli immigrati era un'altra -afferma il coordinatore provinciale Andrea Ferroni-, perchè subito dopo l'arrivo dei profughi in Tunisia, qui a Lampedusa è scoppiata la rivolta". Con tanto di materassi e lenzuala incendiate.

Uno stato di agitazione scaturito forse da alcune telefonate che informavano i tunisini ancora fermi a Lampedusa del rimpatrio dei loro connazionali.

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