PERUGIA - ''Raffaello, la mostra impossibile'' e' il titolo appropriato di una collezione di 38 tra le opere piu' importanti del Maestro urbinate. Spiega tutto il sottotitolo, ''L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilita' digitale''.

Quella che sara' allestita a Todi, nel Palazzo del Vignola, dal 16 aprile al 28 agosto, e' infatti una collezione di immagini digitali, grazie alle quali e' possibile ammirare dipinti e affreschi di Raffaello Sanzio riprodotti ad altissima definizione, nel rigoroso rispetto delle dimensioni, dei colori e della luce degli originali. In ogni caso, si tratta di un inconsueto evento dedicato a Raffaello dall'Umbria, terra dove l'artista si e' formato e ha lavorato. Un evento che offre spunti di riflessione anche sul tema della riproduzione dell'opera d'arte, della sua fruizione, del suo rapporto con la modernita': un esempio di ''democrazia culturale'', attraverso un museo virtuale ed allargato, o un ''tradimento'' della unicita' di un capolavoro.

Certo e' che precedenti mostre dedicate a Caravaggio e Leonardo hanno riscosso negli anni passati un grandissimo successo di pubblico. Oggi la mostra tuderte e' stata presentata a Palazzo Donini, a Perugia, con la partecipazione della presidente della Regione, Catiuscia Marini, e del sindaco di Todi, Antonino Ruggiano. La mostra e' promossa da Marte Associazione onlus e dalla Rai, assieme, appunto, a Regione e Comune di Todi.

In sostanza, l'idea e' semplice: finora un affresco, un quadro o una pala d'altare potevano essere ammirati soltanto sul posto. Impiegando invece le piu' moderne tecniche di riproduzione digitale ad alta risoluzione, e' possibile porre lo spettatore virtualmente di fronte all'opera d'arte. Si realizza cosi' un sogno a lungo coltivato da studiosi, critici e semplici appassionati: poter vedere in uno stesso luogo le opere di un grande artista, normalmente disseminate in decine di musei, chiese e collezioni private di tutto il mondo.

L'allestimento curato da Bruno Ceccobelli segue un'impostazione cronologica che illustra il percorso artistico di Raffaello, dal periodo della formazione artistica a Urbino e a Perugia, al periodo senese e fiorentino, fino al conclusivo periodo romano. Tra le opere, spiccano per imponenza affreschi e tele di grande dimensione come la Trasfigurazione, Il trionfo di Galatea, e il Cristo portato al sepolcro. In una sala e' possibile ammirare nella sua grandiosita', La scuola di Atene, l'affresco dipinto da Raffaello per la Sala della Segnatura in Vaticano. L'esposizione comprende anche una rassegna di film e documentari sulla vita e l'opera di Raffaello, e un sito Internet (www. raffaello.rai.it). Il percorso di visita e' illustrato anche da testimonianze dell'epoca di Raffaello e da una ricca antologia critica dal 1500 al 1900, dal Vasari a Bellori, da Goethe a Delacroix a Longhi.

Questo l'orario di apertura: lunedi': chiuso; feriali: 10-13, 15-20; festivi e prefestivi: 10- 20.

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