di Nicola Bossi

PERUGIA - Da meno di un'ora gli agenti dell'ufficio immigrazione della Questura di Perugia, insieme ad alcune equipe sanitarie, stanno valutando la situazione di una novantina di migranti nord-africani - molti tunisini, ma anche somali ed eritrei che fuggono dalle loro nazioni in guerra perenne -  che hanno raggiunto l'Umbria questa mattina dopo lo sbarco a Civitavecchia con la motonave "Flaminia" della Compagnia "Tirrenia" che li aveva prelevati da Lampedusa. In tutta l'Umbria, solo nella giornata di oggi, saranno dislocati nei centri caritas e di accoglienza qualcosa come 328 migranti. Prima di raggiungere i centri dovranno fare la trafila in questura per l'identificazione.

I migranti sono in uno stato di forma molto provato nonostante siano stati sempre rifocillati di acqua e di cibo anche dalla protezione civile umbra una volta sbarcati. L'età media si aggira, secondo alcune indiscrezioni intorno ai 26 anni. Oltre che a Perugia  altri autobus si sono diretti verso Terni, Foligno, Citta' di Castello e altre città umbre minori. Il Piano di accoglienza regionale prevede di assegnare un migrante ogni mille abitante (per un massimo di ottocento unità): tutto il territorio regionale è stato suddiviso in 12 ambiti dove dislocare i migranti. In campo anche mediatori culturali - uno ogni nulceo di 5 persone -, equipe mediche, volontari Caritas e i nuclei di protezione civile.

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