Questa mattina, dopo una “sosta tecnica” a Palermo, la nave “Flaminia” ha ripreso la rotta alla volta di Livorno, con quasi 500 migranti a bordo, gran parte dei quali assegnati alla nostra regione.

La nave della compagnia Tirrenia era partita giovedi' notte da Lampedusa ed aveva sbarcato a Catania 558 migranti, tutti tunisini, che sono stati condotti al centro di Mineo. Altri 35 sono stati trasferiti invece a Caltanissetta.

I circa 500 rimasti a bordo della ''Flaminia'' dovrebbero raggiungere Livorno domani, prima di essere smistati verso altre regioni dell'Italia centrale. Tra le destinazioni l’Umbria, dove secondo gli accordi ne dovrebbero arrivare 400. Gli altri prenderanno probabilmente la strada dell'Emilia Romagna.

Di quelli destinati alla nostra regione 50 raggiungeranno Citta' di Castello. Il Comune ha annunciato che saranno temporaneamente accolti nella foresteria di Villa Montesca, presso le sedi Caritas di piazza del Garigliano e delle Pieve di Canoscio.

''L'ufficialita' e' giunta nella giornata di ieri (venerdi' 8 aprile)'' ha riferito il sindaco tifernate Luciano Bacchetta, spiegando che ''nell'assoluta emergenza della situazione il nostro comune, come gli altri, e' tenuto al senso del dovere verso popolazioni in fuga dalla miseria e dalla guerra''.

''L'impegno delle istanze superiori - ha aggiunto - prevede che la permanenza sia brevissima, finalizzata all'identificazione. Abbiamo scelto strutture gia' attrezzate per il ricovero degli immigrati dal momento che la transitorieta' del soggiorno non giustifica alcuna organizzazione stabile. Stato e Regione sono pienamente consapevoli che il territorio non puo' sostenere flussi imponenti e garantendo la vigilanza e l'assistenza che si deve ad un essere umano in stato di difficolta'. Nel segno delle tradizioni civili e solidali, che le sono proprie, Citta' di Castello fara' la sua parte - ha concluso Bacchetta - in questa emergenza nazionale, grazie anche al raccordo delle associazioni, in primis la Caritas, con le istituzioni, nella gestione dei compiti affidati agli enti locali''.
 

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