TERNI - ''Un'intimidazione alla liberta' di stampa, che indebolisce agli occhi dell'opinione pubblica la giusta lotta della maggioranza dei lavoratori'': cosi' il direttore del Giornale dell'Umbria Giuseppe Castellini ha commentato l'aggressione subita ieri dal cronista Andrea Giuli di fronte alla Meraklon di Terni. Lo ha fatto nel corso di una manifestazione di solidarieta' organizzata dalla testata che si e' svolta questa mattina di fronte al Comune.

''Sappiamo che l'atto e' stato compiuto da un'estrema minoranza di lavoratori - ha aggiunto il direttore - ma va comunque isolata e colpita. Nelle scorse settimane, pero', nei confronti dell'aggressione subita da un lavoratore c'e' stata un'eccessiva prudenza e timidezza nel condannare l'episodio. Oggi noi volevamo stare ai cancelli della Meraklon ma non l'abbiamo potuto fare perche' c'e' stato sconsigliato dalle forze di polizia per non creare altre difficolta'''.

Alla manifestazione hanno preso parte, tra gli altri, anche l'assessore comunale allo Sviluppo economico Sandro Piermatti, in rappresentanza del sindaco Leopoldo Di Girolamo, e la segretaria generale della Cgil di Terni Lucia Rossi.

Intanto si è appreso che Andrea Giuli ha sporto denuncia questa mattina per l’aggressione subita, depositando un certificato medico rilasciato dal pronto soccorso dell’ospedale di Terni nel quale gli sono stati riconosciuti 9 giorni di prognosi.

Il cronista avrebbe anche confermato la versione dei fatti fornita ieri, ovvero di essere stato circondato ed aggredito da un gruppo ridotto di lavoratori, uno dei quali li avrebbe colpito con un violento pugno in faccia.

Per la cronaca va però tenuto presente che questa versione viene contestata da alcuni lavoratori presenti all’episodio, fra i quali anche membri della Rsu, che sostengono di aver protetto il giornalista che sarebbe stato solo insultato per il contenuto di alcuni articoli scritti nei giorni precedenti, ritenuti “provocatori”, e per il resto non sarebbe stato neppure sfiorato dai suoi presunti aggressori.
 

Condividi