Terni/ Terremoto Meraklon: arrestato per frode allo Stato il titolare Fiorletta
TERNI - Associazione per delinquere finalizzata alla truffa allo Stato e all'appropriazione indebita e' la pesante accusa contestata al titolare della Meraklon di Terni, Giampaolo Fiorletta, arrestato oggi pomeriggio dalla guardia di finanza. Per gli stessi reati le fiamme gialle stanno notificando in queste ore altre sei misure cautelari, in Umbria e nel Lazio.
A disporre i provvedimenti il gip di Terni, Maurizio Santoloci su richiesta del sostituto procuratore Elisabetta Massini. Nella storica azienda del territorio ternano i finanzieri alcuni giorni fa' avevano acquisito documentazione relativa ad alcune operazioni finanziare eseguite dall'impresa, proprio a seguito dell'indagine aperta dal Procura di Terni. Secondo l'accusa la presunta associazione, a capo di Fiorletta, avrebbe sottratto risorse all'azienda, attraverso artifici contabili e falsificando estratti conto bancari, creando i presupposti per la concessione della cassa integrazione ai dipendenti.
In occasione della perquisizione eseguita oggi pomeriggio dalla guardia di finanza, un gruppo di lavoratori si è radunato davanti all’azienda del polo chimico ternano manifestando tutta la loro esasperazione. E proprio in questa circostanza si e' verificato uno spiacevole episodio: l'aggressione ad un giornalista, già da tempo fatto oggetto di minacce per il contenuto dei suoi scritti, che e' stato costretto a ricorrere alle cure mediche.
La vertenza sul sito produttivo e' da tempo al centro delle cronache, dopo che l'azienda ha avviato la procedura per la messa in mobilita' collettiva di 240 dipendenti. Le forze sindacali avevano indetto lo sciopero a oltranza e un'assemblea permanente presso le portinerie del sito, con il blocco in entrata e in uscita delle merci di tutte le aziende del polo.
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Aggressione al giornalista - La denuncia del "Giornale dell'Umbria"
Un nostro giornalista della redazione di Terni, Andrea Giuli (anche membro del sindacato interno del nostro quotidiano), poco fa è stato aggredito e percosso, davanti ai cancelli del polo chimico di Terni, durante il presidio organizzato dagli operai della Meraklon. Giunto sul posto per svolgere – come sempre – la propria attività di cronista, Giuli è stato prima minacciato da un folto gruppo di operai esagitati, quindi costretto a retrocedere dal loro avanzare verso di lui e infine colpito alla faccia. Il nostro collega in questo momento è al pronto soccorso dell’ospedale. La vile aggressione squadrista è un evidente tentativo, peraltro già tentato in passato anche se in forme non così gravi, di intimidire la stampa attraverso l’uso della violenza. E’ anche il risultato delle deboli e tardive prese di posizione – da parte delle istituzioni e del sindacato ternano – subito dopo l’aggressione subita, durante l’assemblea dei dipendenti, nei confronti di un dipendente non allineato. Denunciammo allora e ripetiamo oggi che ci sono frange violente dei lavoratori Meraklon che non sono state isolate e per le quali la pratica dell’intimidazione e della violenza appare cosa normale. Siamo di fronte ad atteggiamenti da anni ’70 che certo non riguardano la stragrande maggioranza dei lavoratori Meraklon, che lottano democraticamente per la giusta difesa del proprio posto di lavoro. Ci auguriamo che, ancora una volta, il tessuto democratico di Terni e dell’Umbria saprà fare fronte contro questo gruppo di violenti, che continuano a colpire indisturbati, macchiando la lotta di tanti lavoratori perbene. Questi squadristi debbono sapere che Il Giornale dell’Umbria non si fa intimidire e che continuerà a svolgere, come sempre, il proprio ruolo di informazione libera. Per questo, per difendere la libertà di stampa e per ribadire la fiducia nel metodo democratico e nella libertà di espressione, domattina (sabato) una delegazione di giornalisti del Giornale dell’Umbria sarà davanti ai cancelli del polo chimico di Terni. Al collega Andrea Giuli un caloroso abbraccio da parte di tutti noi e gli auguri di una pronta guarigione.
La solidarietà del Cdr del "Giornale dell'Umbria al giornalista aggredito
Il Cdr del Giornale dell'Umbria, a nome dell'intero corpo redazionale, esprime, in una nota, ''solidarieta' al collega Andrea Giuli, vittima di una serie di atti intimidatori da parte di alcuni manifestanti del Polo chimico ternano, culminati questo pomeriggio in un'aggressione fisica''. ''Pur comprendendo le difficolta' dei lavoratori e l'esasperazione di chi rischia di perdere il lavoro - prosegue la nota - riteniamo tale atto particolarmente grave e lesivo della stessa immagine dei dipendenti del Polo chimico, impegnati in una legittima vertenza in difesa dell'occupazione. Una vertenza che il collega Andrea Giuli ha sempre seguito con professionalita' ed equilibrio, fornendone una puntuale rappresentazione ai nostri lettori, come e' doveroso per un giornalista''. ''Senza retorica - conclude il Cdr - sia chiaro il nostro messaggio: in questa come in altre situazioni difficili, la redazione del Giornale dell'Umbria continuera' a svolgere il proprio lavoro senza farsi intimidire''.
Nota congiunta di solidarietà dell'Ordine dei giornalisti e dell' Associazione Stampa Umbra
L’ordine dei giornalisti dell’Umbria e l’Associazione stampa umbra esprimono in una nota congiunta «solidarietà» al «giornalista del Giornale dell’Umbria Andrea Giuli che è stato minacciato e poi inseguito da un gruppo di persone, alcune delle quali lo hanno anche colpito al volto, ferendolo, e costringendolo a scappare, impedendogli pure di svolgere il suo lavoro, davanti ai cancelli della Meraklon di Terni». Il presidente dell’ordine Dante Ciliani e quello dell’Asu Marta Cicci ricordano che «già qualche settimana fa era stato necessario un intervento degli organismi di categoria per segnalare il rischio che episodi di intolleranza nei confronti dello stesso collega, fino ad allora solo verbali, degenerassero in qualcosa di più’ pericoloso», dovendo «purtroppo constatare che questo è successo». Nell’esprimere la convinta e piena solidarietà al collega Andrea Giuli, sottolineano che «simili episodi non possono avere ospitalità e tolleranza all’interno del tessuto democratico soprattutto in Umbria ed a Terni, dove il movimento sindacale si è sempre contraddistinto per il suo civilissimo comportamento, anche in vicende drammatiche per la vita dei lavoratori e delle loro famiglie». Nell’auspicare quindi che «si individuino i responsabili di questi assurdi ed intollerabili comportamenti», ordine e Asu fanno appello «alla responsabilità dei leader sindacali affinché si adoperino per recuperare un clima di tolleranza ed isolare chi danneggia lo stesso movimento, impegnato in questi giorni in una difficile e drammatica vertenza per salvare il posto di lavoro di centinaia di persone». «Non mettiamo in discussione il diritto di ciascuno a criticare, anche con toni forti, chiunque faccia il mestiere di informare. Quello che pero’ non si puo’ e non si deve superare – concludono Ciliani e Cicci – è il limite oltre il quale si mettono in pericolo diritti inalienabili e l’agibilità democratica e professionale che rappresentano i valori fondanti del nostro vivere quotidiano».

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