TERNI – Come avevamo annunciato ieri, l’ex direttore della Confcommercio di Terni (è stato sospeso dall’organizzazione di categoria), Leandro Porcacchia, ha cominciato a collaborare con gli inquirenti che lo hanno incastrato, assieme ad un suo collaboratore, per la vicenda della lucrosa mazzetta fattasi consegnare da un ristoratore in cambio dell’aiuto promessogli per ottenere in affitto una pizzeria nel complesso “Le terrazze”.

Porcacchia, arrestato assieme ad un suo collaboratore, Sergio Briganti, avrebbe allargato il giro “d’affari” tirando in ballo, in qualità di complici, anche alcuni importanti politici ternani (quattro o cinque).

Le questioni finite sotto la lente di ingrandimento degli investigatori sono perciò molteplici e spaziano dagli eventi Valentiniani e dalle manifestazioni natalizie finanziate con soldi pubblici, ma gestite praticamente in regime di monopolio da Porcacchia, fino ad operazioni di natura urbanistica fra le quali, si dice, anche l’affare “Cospea2” che sarebbe stato aggiustato in corso d’opera con un variante che avrebbe concesso alla proprietà un numero maggiore di parcheggi ed una maggiore cubatura a discapito del verde pubblico.

Da tutto ciò sarebbe scaturito un consistente flusso di denaro finito in ben 11 conti correnti nelle disponibilità dell’ex direttore di Confcommercio che si collocava così al centro di tutti i giri.

Ma, come abbiamo detto, i filoni di inchiesta sono numerosi e c’è quindi da attendersi l’emissione, a breve, dei relativi avvisi di garanzia. A Palazzo sono perciò in molti a tremare.
 

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