PERUGIA - L'Umbria si presenta al ''Vinitaly 2011'', il piu' importante appuntamento della vitivinicoltura italiana che si svolgera' a Verona dal 7 all'11 aprile, con una immagine fortemente unitaria, e non soltanto del vino, se e' vero che il vino e' l'espressione dei territori, della loro storia, cultura e vocazione turistica.

Quarantadue aziende e quattro consorzi di tutela (Montefalco, Orvieto, Torgiano e Trasimeno), piu' una sorta di ''dependance'', rappresentativa di 14 cantine umbre che dispongono di un proprio stand al di fuori dello spazio collettivo, affolleranno il padiglione ''7b'', in gran parte lo stesso - riferisce un comunicato della Regione - che due anni fa fu realizzato da Oliviero Toscani e dall'architetto Carlo Pellegrini, per trasmettere ad operatori, visitatori e stampa specializzata un messaggio forte, univoco e coeso.

''L'idea - spiega l'avvocato Piero Peppucci, presidente di ''Umbria Top'', la cooperativa che organizza al Vinitaly la presenza dei produttori umbri - e' quella di presentarci insieme e di lavorare in maniera unitaria, per sottolineare l'immagine dell'Umbria e dei suoi prodotti di qualita'. Ormai - prosegue Peppucci - si sta affermando la consapevolezza che lavorando da soli, a livello puramente individuale, non si possono conseguire risultati davvero proficui, in un mercato nazionale ed internazionale dove la concorrenza e' sempre piu' agguerrita. E' necessario - sottolinea Peppucci - fare massa critica, anche in considerazione del fatto che le risorse destinate alla promozione sono limitate, e quindi debbono essere utilizzate attraverso un pacchetto unitario di iniziative, che sia veramente in grado di incidere sul mercato''.

''In questo quadro - dice il presidente di Umbria Top - ci aspettiamo dalla Regione, con la quale abbiamo un ottimo rapporto, la definizione di un efficace criterio di coordinamento delle diverse iniziative che vengono attuate nel campo della promozione, cosi' da evitare qualsiasi dispersione di risorse e, al contrario, perseguire un percorso unitario, che restituisca all'Umbria del vino una forte immagine unitaria. La Regione - spiega Peppucci - deve esercitare il ruolo di 'regista' della promozione, far si' che le aziende possano agire insieme ed avere forza d'urto. Se non lo facessimo, pregiudicheremmo il nostro futuro. L'Umbria e' una - ha concluso il presidente di Umbria Top - e dobbiamo tenere alta questa bandiera''.

Durante i giorni della manifestazione, si svolgeranno, a cura dell'Agenzia di promozione turistica dell'Umbria, una serie di eventi: giovedi' 7 aprile, sara' presentata in anteprima la guida ''Olivino/Cultura del vino, della vite, dell'olio e dell'oliva'', con la partecipazione del curatore ed editore Matteo Grandi, dell'assessore all'agricoltura della Regione Umbria, del presidente del Coordinamento delle Strade del vino e dell'olio'' dell'Umbria Avelio Burini e del presidente del Movimento del Turismo del Vino Ernesto Sportoletti.

Venerdi' 8, sono previsti un ''focus'' sui vini bio, un dibattito con i lettori della redazione del sito Intravino, ed un altro (con i giornalisti Daniele Cernilli, Davide Paolini, Federico Quaranta, l'editore Franco Maria Ricci e il presidente dell'Ais Italia Antonello Maietta) dedicato a ''Vino e comunicazione''.

Sabato 9, il giornalista Antonio Boco e il fotografo Pierpaolo Metelli presenteranno, con il presidente di Unioncamere Giorgio Mencaroni e il giornalista della Stampa Giorgio Scanzi, la guida ''L'Umbria nel bicchiere''. Di ''beata umbritudine'' e ''umbra beatitudine'' nella gastronomia umbra parleranno l'avvocato e giornalista Giovanni Picuti e il giornalista e scrittore enogastronomico Carlo Cambi, autore della guida ''Il Mangiarozzo''.
 

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