Merloni/Dall’Iran in arrivo offerta vincolante d’acquisto Mmd, cinesi rilanciano
FABRIANO - A due giorni dalla scadenza del bando internazionale per le offerte vincolanti all'acquisto dell'Antonio Merloni, la Mmd, holding iraniana con sede a Dubai, ha annunciato ai presidenti di Marche e Umbria che entro lunedi' 4 ufficializzera' la sua offerta per l'intero perimetro industriale del gruppo elettrodomestico. E la cordata cinese fa sapere che fara' lo stesso.
Se salvataggio dell'Antonio Merloni sara' - tre stabilimenti, due a Fabriano, uno a Gaifana di Nocera Umbra, 2.400 addetti, attualmente in Cig - il cavaliere bianco verra' dall'Asia. Prudenza e' la parola d'ordine: il primo bando e' del febbraio 2009, con ripetute proroghe per assenza di offerte o proposte carenti, e l'A. Merloni e' tenuta a galla dal 14 ottobre 2008 dalla legge 'Marzano'. Con brevissime riprese produttive, e blocchi stradali degli operai per ricordare che il caso Merloni e' 'un caso Fiat piu' in grande'.
Oggi il presidente dell'Mmd Younes Zareipour ha incontrato a Fabriano i governatori Gian Mario Spacca (Marche) e Catiuscia Marini (Umbria), confermando l'interesse ad acquistare l'ex contoterzista piu' grande d'Europa, e l'impegno a ''mantenere la vocazione originaria delle produzioni e proseguire la storia industriale del Gruppo''.
La Mmd, 25 impianti nel mondo, controlla la Entekhab, societa' di diritto iraniana che nei mesi scorsi ha inglobato la Tecnogas di Reggio Emilia, ex ramo cottura dell'A. Merloni. Forte del marchio Daewoo (l'azienda automobilistica sudcoreana di cui sta trattando l'acquisto), l'Mmd punterebbe al lancio nel settore degli elettrodomestici di alta-altissima gamma, con il reimpiego del 50% degli attuali addetti Merloni, e il subappalto di una parte delle attivita'.
I cinesi invece (varie le capocordata che si sono succedute, dalla Machi Holding alla G8, alla Nanchang Zerowatt, tutte a forte partecipazione statale) vorrebbero trasformare due stabilimenti in centro ricerche e outlet di materiale elettronico.
Solo i commissari Massimo Confortini, Silvano Montaldo e Antonio Rizzi sanno nel dettaglio cosa c'e' scritto nei piani industriali dei supposti acquirenti, e quali garanzie finanziarie li supportano. A Spacca e Marini sta a cuore ''la salvaguardia dei livelli occupazionali'', mentre il sindaco di Fabriano Roberto Sorci ricorda che di tempo non ce n'e' piu' molto, la disoccupazione ''e' arrivata al 9,66%'' e la situazione e' ''pericolosissima''.
In stand by i sindacati: lunedi' chiederanno ai commissari notizie ufficiali sull'esito del bando, dice Gianluca Ficco della Uilm nazionale. ''Se ci sono offerte vincolanti l'amministrazione straordinaria va prorogata per perfezionare la cessione''. In caso contrario, la proroga e' ugualmente necessaria, per attivare l'Accordo di programma Governo-Regioni sulla reindustrializzazione delle aree in crisi, e garantire la prosecuzione della cassa integrazione, che scade il 25 maggio.

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