PERUGIA - Chiedono "la immediata rimozione dai propri server ed il conseguente divieto di diffusione, riproduzione e rappresentazione" del film 'Amanda: Murder on Trial in Italy' da parte della casa di produzione 'Lifetime Entertainement', di You Tube e Google, i legali di Amanda Knox, che hanno fatto ricorso contro la diffusione della pellicola americana ispirata all'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher.

Gli avvocati di Amanda Knox, nel corso dell'udienza svoltasi stamani davanti al giudice civile di Perugia, Teresa Giardino, hanno chiesto "la disabilitazione all'accesso di tutti i contenuti riproducesti sequenze di immagini fisse o in movimento relative al prodotto audio visivo della Life Entertainement'".

Uno dei legali della Knox, l'avvocato Carlo Dalla Vedova ha definito la diffusione del video "un gravissimo danno irreparabile" e ha riferito come su Google (costituito in giudizio), ci sono stati 687 mila contatti per visionare il filmato. Il legale ha anche spiegato che un sito internet ha messo on line le imaggini, riportando sottotitoli in italiano.

La difesa di Amanda ha parlato stamani anche di "violazione dei diritti connessi alla riservatezza della Knox", nei confronti della quale e' ancora in corso il processo davanti alla Corte di assise di appello di Perugia.

Da parte sua Amanda si è detta “sconvolta da questa invasione nella mia vita e da queste speculazioni sulla mia pelle". E' quanto ha riferito stamani al giudice civile di Perugia, Teresa Giardino.

L'udienza, alla quale la stessa Amanda aveva chiesto ieri di partecipare, si e' svolta a porte chiuse. Il procedimento e' stato rinviato al 4 luglio prossimo, per la mancata costituzione in giudizio della 'Lifetime entertainement' la casa di produzione che ha prodotto il film.

Amanda (nei confronti della quale e' in corso a Perugia, insieme a Raffaele Sollecito, il processo di appello per l'omicidio di Meredith Kercher) ha fatto il suo ingresso in Tribunale stamani intorno alle 9.30, scortata dagli agenti della polizia penitenziaria. Un cerchietto verde tra i capelli raccolti in una coda, un cappotto nero sopra a una maglia bianca, lo sguardo teso e quasi sempre rivolto verso il basso, la ragazza e' stata fatta entrare in aula dove ha fatto alcune dichiarazioni.

"Il film rappresenta l'apice delle violazioni ripetute compiute dai media circa la mia persona, la mia personalita'e la mia storia e che non corrispondono alla verita'" ha detto l'americana davanti al giudice. I legali della Knox, gli avvocati Carlo Dalla Vedova, Luciano Ghirga e Maria Del Grosso, hanno riferito come Amanda "e' molto disturbata dalle immagini che ha visto nel trailer".

Stamani erano presenti in tribunale anche il patrigno dell'americana e l'amica del cuore, Madison.
 

Condividi