PERUGIA - Attendono di conoscere la perizia nel suo complesso prima di esprimere un giudizio i difensori di Raffaele Sollecito e di Amanda Knox all'indomani dei primi risultati degli esami sul coltello indicato come l'arma con cui venne uccisa Meredith Kercher e sul gancetto di reggiseno indossato dalla studentessa inglese al momento del delitto.

''Non possiamo dire che siamo soddisfatti o insoddisfatti'' ha affermato l'avvocato Luca Maori, uno dei legali del giovane pugliese. ''Aspettiamo i risultati definitivi'' ha aggiunto. ''Abbiamo letto sui giornali i primi dati ma attendiamo gli esiti della perizia'' ha detto l'avvocato Carlo Dalla Vedova, difensore della Knox insieme a Luciano Ghirga e Maria Del Grosso.

''I risultati devono essere ancora valutati - ha aggiunto - e la prossima settimana i periti della Corte e i consulenti delle parti si vedranno ancora''.

Sulla lama del coltello (dove la polizia scientifica ha isolato tracce della Knox e della vittima) gli esperti hanno rilevato quantita' di Dna ritenute al momento troppo esigue per ricavarne un profilo genetico mentre il gancetto (sul quale gli investigatori hanno isolato il codice del giovane pugliese misto a quello della studentessa inglese) e' risultato deteriorato in maniera tale da rendere impossibile l'accertamento. E' comunque probabile che i consulenti di parte civile (i familiari della Kercher) insistano perche' venga analizzato il materiale ricavato dal coltello.

 

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