PERUGIA - Un museo della memoria, per non dimenticare quello che Assisi fece per salvare gli ebrei dalle deportazioni naziste negli anni tra il 1943 e il '44. E' quello che sara' inaugurato giovedi' prossimo presso la Pinacoteca comunale della citta' francescana dove il museo stesso avra' sede.

La cerimonia ufficiale si svolgera' alle 16,30 alla presenza di mons. Sergio Goretti, vescovo emerito di Assisi, di mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi, del sindaco Claudio Ricci, dell'assessore regionale alla cultura Fabrizio Bracco e del presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi. Sara' presente il vicembasciatore dello stato di Israele in Italia, Lironni Bar Sadeh.

Il museo nasce per iniziativa dell'Opera Casa Papa Giovanni in collaborazione con il Comune di Assisi, la Regione dell'Umbria e la Provincia di Perugia, il patrocinio dell'Isuc, dell'Associazione Italia-Israele (sezione di Perugia) e del Franciscan Pilgrimage Programs.

Il 'Museo della Memoria' raccoglie scritti, documenti inediti, foto e testi relativi a quel periodo storico e soprattutto ai personaggi che si prodigarono in prima persona per salvare circa 300 ebrei. La mostra parlera' di Don Aldo Brunacci, gia' fondatore dell'Opera Casa Giovanni che negli anni ha mantenuto viva la memoria, dell'allora vescovo monsignor Giuseppe Placido Nicolini che tiro' le fila dell'organizzazione clandestina che, spontaneamente, si era venuta a creare, di padre Rufino Niccacci, padre guardiano del convento di San Damiano, del podesta' di Assisi Arnaldo Fortini, del colonnello tedesco Muller, degli ordini religiosi, del frate minore conventuale padre Michele Todde e tutti gli altri che si prodigarono per salvare la vita a tante persone, destinate altrimenti alla deportazione.

Uno spazio sara' ovviamente dedicato anche a Luigi e Trento Brizi, i tipografici assisani che stamparono i documenti falsi per gli ebrei, ed insieme ad immagini e riconoscimenti sara' esposta anche l'antica macchina tipografica con cassettiere, taglierina e timbri.

"La Giunta regionale dell'Umbria ha incoraggiato e partecipato volentieri alla realizzazione del museo - ha detto l'assessore Bracco -, nella consapevolezza del suo valore storico culturale che ne fara' un importante centro di documentazione e ricerca su una drammatica pagina della storia di Assisi e sulla tragica vicenda delle persecuzioni antiebraiche e delle deportazioni nei lager nazisti. Dal Museo verra' un insegnamento e un messaggio perenne, in particolare rivolto alle giovani generazioni, contro ogni forma di barbarie umana, contro la guerra e a sostegno dei valori dell'umanesimo, della non violenza, della comprensione umana. Questi valori hanno costituito e continueranno a costituire la indelebile 'carta di identita'' della regione dell'Umbria"
 

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