ROMA - ''E' naturale e umano sperare che non gli accada nulla perche' con Al Sa'adi Gheddafi c'e' stato un rapporto affettivo anche se, dopo i tempi all'Udinese, non l'ho mai piu' sentito'': l'allenatore del Palermo Serse Cosmi - che ha avuto fra i suoi giocatori il terzogenito del colonnello Muammar Gheddafi (prima al Perugia negli anni 2003-2004, poi all'Udinese nella stagione 2005-2006) traccia un ritratto 'datato' del ragazzo figlio di Gheddafi con il pallino per il calcio.

''Non so - dice - se lui sia cambiato. In quel caso muterebbero anche le mie sensazioni. Io lo ricordo come una persona e un professionista corretto nei rapporti con me, con la squadra e con la societa'. Al Sa'adi Gheddafi non ha mai dato l'idea di essere un giovane diverso da tutti gli altri. nel gruppo era ben inserito, lo sentivo a suo agio. In questi giorni tragici, pensando a lui come a un ragazzo normale, umanamente mi auguro che non gli succeda niente di brutto''. Tra il 2003 e il 2006, durante la sua carriera italiana, Al Sa'adi e' stato schierato solo quattro volte nel Perugia, nell'Udinese e nella Sampdoria.

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