TERNI - Ad oltranza, continua determinato lo sciopero dei lavoratori della Meraklon, con il blocco delle merci in entrata e uscita dall'azienda del polo chimico ternano: è quanto è stato deciso ieri nel corso dell'assemblea dei lavoratori, dopo che i padroni avevano comunicato il licenziamento collettivo dei circa 240 dipendenti. Lo sciopero continuerà almeno fino all'incontro con i vertici dell'azienda.

La determinazione dei lavoratori delle Meraklon ha fatto infuriare i vertici dell'azienda. Raffaello Federighi ha definito lo sciopero «pretestuoso, sconsiderato e immotivato, il cui unico risultato sarà di gettare sul lastrico trecento famiglie ternane». «L'azienda - continua - è del proprietario, il sindacato non può gestirla in sua vece e le lobby di potere non possono rubarla, è necessario farsene una ragione».

Forse Federighi non ha mai conosciuto la lotta di classe, e si scorda che la storia ha insegnato che non è poi cosi vero che dentro le fabbriche comandano sempre i padroni.


 

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