PERUGIA - Sei cittadini romeni, di eta' compresa tra i 25 e i 32 anni, sono stati arrestati dalla polizia, a Perugia, a seguito di una violenta rissa scoppiata la notte scorsa nei pressi della stazione ferroviaria di Fontivegge.

A segnalare la rissa davanti a una pizzeria nei pressi della stazione, una chiamata giunta al 113.
Quando gli agenti della squadra volante sono giunti sul posto hanno bloccato i sei romeni, di cui uno ferito. Questo ultimo ha riferito agli agenti di essere stati aggrediti con delle bottiglie da altri cittadini extracomunitari, probabilmente tunisini, dileguatisi lungo i binari della stazione all'arrivo della polizia.

La rissa si era estesa anche sotto i portici della stazione ferroviaria e sulla piazza antistante, dove sono stati rinvenuti vari frammenti di vetro.

All'interno dell'auto di uno degli arrestati i poliziotti hanno rinvenuto un cacciavite sporco di sangue e hanno sequestrato una tastiera e numerosi cablaggi per computer, custoditi in un bauletto e, ritengono gli investigatori, presumibilmente usati per la clonazione di carte di credito. I sei dovranno rispondere di rissa aggravata, mentre sono in corso ulteriori indagini finalizzate a identificare altre persone coinvolte nei fatti.

Altri tre romeni sono stati denunciati a piede libero dalla polizia per il possesso ingiustificato di due grandi coltelli a serramanico e altrettanti scalpelli. Gli stranieri sono stati identificati nel corso dei controlli svolti dopo che in un bar di Ponte Valleceppi erano stati rubati quattro videopoker e due cambiamonete. I romeni sono stati fermati lungo la E45 su una Bmw.

Nel corso degli stessi controlli e' stato recuperato dal personale della questura un furgone rubato nella nottata da una concessionaria in localita' Balanzano. All'interno sono stati rinvenuti quattro videopoker e due cambiamonete completamente divelte.

Sono in corso ulteriori indagini per appurare se tra i due fatti ci siano dei collegamenti. Un tunisino e' stato invece denunciato dalla polizia per possesso ingiustificato di oggetto atto ad offendere ed una ragazza per false attestazioni a pubblico ufficiale. 
 

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