Il Comitato degli iscritti CGIL insieme ai delegati FIOM della Merloni di Gaifana esprime la propria solidarietà ai lavoratori Meraklon messi in mobilità dopo la cessazione dell’attività . Ancora una volta sono i lavoratori a pagare il prezzo più alto e senza alcun preavviso la proprietà si è sentita in dovere di mettere in mezzo ad una strada 241 operai, anzi, 241 famiglie.
Dopo la riunione dell’otto marzo e la nomina di Roberto Mariucci come nuovo coordinatore, aspettiamo con ansia e preoccupazioni la data del 4 aprile, fissata dai commissari come termine utile per presentare un’offerta vincolante per il rilevamento dell’azienda, con gli occhi puntati alle proposte cinesi ed iraniane.
Nel frattempo per i lavoratori continua la cassa integrazione e di conseguenza le grosse difficoltà a far quadrare i conti a fine mese. Nei prossimi mesi un’altra tegola potrebbe cadere sulla testa delle lavoratrici e dei lavoratori della Merloni. Anche quest’anno gli operai, in possesso dei 2 CUD ( quello aziendale e quello INPS), saranno costretti a presentare la “Dichiarazione dei Redditi 2010” con il grosso rischio di ritrovarsi come lo scorso anno a pagare cifre che variano dalle 700 a 2000 euro ciascuno, oltre al danno anche la beffa. Onde evitare un’ulteriore zavorra ai danni dei lavoratori chiediamo, a chi di dovere, un ulteriore rateizzazione della cifra da restituire a fronte delle sole quattro rate previste ad oggi. È impensabile pagare una rata da 250 ero e più quando se ne percepiscono 700 di cassa integrazione.
 

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