ASSISI - Campane a festa ad Assisi, tricolori al vento, 15 colpi a salve, fiori rossi, bianchi e verdi sulla tomba di San Francesco, Patrono d'Italia, per augurare buon compleanno a ''sorella Italia''. I frati del Sacro Convento di Assisi hanno festeggiato cosi' stamani il 150/o anniversario dell'Unita' nazionale, dicendosi ''orgogliosi delle sue ricchezze di umanita', di cultura, di arte'', non un orgoglio ''fatuo, ma un sentimento di gioia e gratitudine alla Provvidenza e di responsabilita' verso l'Europa e tutta l'umanita''.

Nell'omelia della messa, celebrata nella Basilica inferiore di San Francesco, il custode del Sacro convento, padre Giuseppe Piemontese, ha auspicato che ''nel nome e con lo stile di Francesco, da Assisi sua patria e simbolo della sua santita' e della italianita', parta una missione di alta umanita', di pacificazione degli animi e dei popoli, di una visione positiva della convivenza civile e della vita stessa''.

Alla celebrazione eucaristica e' seguita, nella piazza inferiore della Basilica, una cerimonia con l'intervento dei rappresentantanti delle istituzioni locali - la vicepresidente della Regione dell'Umbria, Carla Casciari, il presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, il sindaco di Assisi, Claudio Ricci - conclusa dall'esecuzione di 'Fratelli d'Italia' e di altri brani significativi dei 150 anni di storia dell'Italia da parte della banda musicale d'Assisi.
L'intera manifestazione, trasmessa on line da sanfrancesco.org, sito della rivista San Francesco Patrono d'Italia, ha avuto 21 mila 600 accessi (ieri erano stati 58 mila). A dimostrazione - ha sottolineato il direttore della Sala stampa del Sacro Convento, padre Enzo Fortunato, del ''grande desiderio di idealita' presente negli uomini di buona volonta', e ci dice che l'uomo non cerca maestri, ma testimoni come Francesco d'Assisi''.
 

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