TERNI - ''Abbiamo appreso con soddisfazione di un interesse della Novamont per il rilevamento della Meraklon, ma abbiamo anche chiesto un tavolo nazionale per affrontare la situazione complessiva del polo chimico ternano, fortemente aggravata dalla decisione dell'azienda di mettere in mobilita' i suoi lavoratori'': lo dichiarano il segretario nazionale dell'Ugl chimici, Luigi Ulgiati, e quello regionale, Emanuele Riccioni, al termine dell'incontro al ministero sul futuro dell'azienda ternana.

''Faremo il possibile - spiegano i sindacalisti in una nota congiunta - per limitare i danni derivanti dall'assurda e incomprensibile scelta dell'azienda, che, in presenza di ordini e commesse gia' esistenti, ha annunciato il licenziamento collettivo dei lavoratori previa mobilita', non presentandosi oggi all'incontro al ministero. A questo proposito, andremo avanti fino a venerdi' con lo sciopero e il blocco della portineria in fabbrica, e chiederemo, prima della messa in mobilita' dei lavoratori, l'apertura della cassa integrazione straordinaria per cessazione di attivita'''.

''Attendiamo il 6 aprile - spiegano Ulgiati e Riccioni - per conoscere nel dettaglio le intenzioni di Basell, auspicando che dia la propria disponibilita' alla cessione degli impianti di Terni, facendo in modo che il piano di Novamont parta e che si dia nuovo slancio all'occupazione. Continueremo in ogni caso a stare al fianco dei lavoratori, per fare in modo che possano uscire nel migliore modo possibile dal grave periodo di difficolta' e preoccupazioni che stanno ingiustamente attraversando''.
 

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