PERUGIA - ''L'autoimprenditorialita' va sostenuta con attivita' di consulenza e orientamento, con una spinta decisa alla cultura d'impresa'': il piano del lavoro presentato oggi dalla giunta regionale umbra ''dedica invece, complessivamente, una scarsa attenzione alla autoimprenditorialita' e appare troppo orientato verso certi settori a scapito di altri'': lo ha sostenuto Confcommercio dell'Umbria nel suo intervento all'incontro di partecipazione di stamani.

Secondo l'orientamento lasciato trasparire dall'assessore Rossi - dice Confcommercio in una nota - il piano del lavoro ''potrebbe essere posto unicamente al servizio del piano di sviluppo industriale, non a caso in discussione nel pomeriggio di oggi. Il rischio, insomma, e' che il piano del lavoro, che dovrebbe essere il piu' possibile trasversale e finalizzato al rilancio di tutti i settori, porti gran parte delle risorse, progetti e competenze verso il solo settore manifatturiero''. Ma ''le esigenze dell'imprenditore soprattutto se piccolo o, addirittura, privo di lavoratori dipendenti sono altrettanto degne di attenzione rispetto a quelle del lavoratore dipendente. E tutti i settori hanno pari dignita'''.

Da qui la richiesta di Confcommercio di ''mettere sul campo risorse finanziarie'' su questo versante e di un ''salto culturale da parte di tutti'', per incentivare l'autoimprenditorialita', anche nel settore dei servizi e delle piccole e medie imprese. Al di la' degli strumenti, insomma, per Confcommercio e' questione di scelte: e' fondamentale capire se il Governo regionale intende favorire l'autoimprenditorialita' ed eventualmente con quali politiche.
 

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