PERUGIA - "Che la crisi sia tutt'altro che finita e' evidente e noi avevamo messo in guardia i profeti del facile ottimismo a prendere con le molle i deboli segnali in controtendenza che si erano registrati a gennaio. La nostra
mobilitazione delle prossime settimane vuole essere anche un modo per ribadire la gravita' della situazione e la necessita' di un inversione di rotta nelle politiche del Governo". Lo ha detto il segretario regionale della Cgil dell'Umbria, Mario Bravi, commentando i dati sulla cassa integrazione nel primo bimestre 2011.

omplessivamente le ore di Cig autorizzate nel periodo gennaio- febbraio 2011 sono state in Umbria 2.331.890, il 28,67% in piu' rispetto allo stesso periodo del 2010 (a gennaio l'incremento si era fermato al 12,1%).

Ma e' scorporando il dato che emergono le note piu' preoccupanti: se infatti la cassa
integrazione ordinaria cala del 36,89% (avendo molte aziende esaurito i periodi a disposizione), quella straordinaria cresce del 27,27%, mentre quella in deroga si impenna addirittura del 147,51%. Ancora piu' eclatante il dato sul numero di lavoratori mediamente coinvolti nella cig. Sempre nel primo bimestre
2011 sono 14.219 (7.109 a zero ore), mentre a gennaio il dato si fermava a 9.546. Preoccupa anche la tendenza della crisi ad estendersi sempre piu' pesanemente in settori inizialmente meno toccati, ma nei quali si sono verificate o sono ancora in atto vertenze e crisi aziendali di rilievo: aumenti di ore di cassa integrazione in deroga autorizzate nella chimica (+470%), nel settore carta e poligrafiche (+285%), in quello edile (+417%) e nel commercio (+415%).
 

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