Elezioni/ Caprini (Prc-Todi): “Col tiro al piccione non si va da nessuna parte”
di Antonio Torrelli -
TODI – Obiettivo: coalizione unita. Da questo punto parte l’analisi del consigliere comunale di Rifondazione Comunista, che dopo le ultime sull’evoluzione del centro-sinistra tuderte, dice la sua e parla di “metodo” e “merito” per la scelta del prossimo candidato-guida alle comunali del 2012.
Consigliere, da poco il gruppo del Pd ha rilanciato la candidatura del segretario Carlo Rossigni. Una figura importante che ha svolto un ottimo lavoro sia per il suo partito, sia all’interno del Consiglio comunale. Potrebbe davvero diventare il nuovo leader della coalizione?
Sulla persona di Rossini e sulla sua preparazione ho già espresso il mio parere. E’ e rimane un politico preparato con tutte le carte in regola per assumere la guida di una maggioranza, ma alla base ci sono questioni di metodo che vanno affrontate in maniera diversa.
Cioè, quali?
Quelle di riuscire a costruire un percorso condiviso tra tutte le forze del centro-sinistra, per la scelta di una piattaforma programmatica e la conseguente nomina di un fuoriclasse in grado di portarci alla vittoria.
Quindi, sta dicendo che non condivide l’ultima ‘uscita’ del Pd. Giusto?
Dico che il Pd sbaglia se pensa di candidare un suo esponente senza un confronto serio con gli altri partiti. Se la coalizione rimane di nuovo intrappolata nella girandola dei nomi, il centro-sinistra perderà anche la prossima sfida con gli alleati di Ruggiani.
Ma davvero non esiste ancora nessun nome sul tavolo del confronto in grado di raccogliere le redini della coalizione?
Questa è una conclusione prematura. La settimana scorsa c’è stata una riunione che di fatto ha stabilito l’individuazione di una strada da battere per poter rilanciare il centro-sinistra alle prossime elezioni. Questo è il punto da cui partire se non vogliamo rimanere avvitati sul ‘muro contro muro’ delle candidature, altrimenti il risultato sarà lo stesso del 2007.
Parliamo di Sel. I vendoliani hanno assunto una forte posizione sulle primarie. Il Prc concorda?
Siamo sempre disponibili a ragionare. Le primarie sono un ottimo strumento democratico in grado di favorire l’unità. Anzi, se fosse quello il metodo, siamo pronti a sostenere un candidato unico della sinistra tra Prc, Idv e Sel.
Ora uno sguardo al centro-destra. Il sindaco Ruggiano si appresta ad essere ricandidato. I suoi alleati appaiono compatti. Pensa che in un anno e mezzo sarà possibile riallacciare i nodi tra sinistra e Pd?
Se si trova una convergenza sui problemi del territorio ce la possiamo fare. I temi sono tanti, a partire dall’ex ospedale di Porta Romana, sul quale l’attuale Giunta non ha la benché minima idea di cosa fare, passando per lo sviluppo del territorio e la viabilità fuori e dentro il centro storico. Le forze del centro-sinistra del consiglio comunale devono ripartire da questi elementi.
Ma in caso di mancato accordo, il Prc quale scelta farà?
Il nostro gruppo farà la sua parte fino in fondo per il bene della coalizione. Ma se saremo costretti a fare i conti con personalismi e scelte dall’alto, Rifondazione è pronta a camminare sulle sue gambe.
Si riferisce ad una possibile corsa solitaria alle prossime elezioni?
Sto parlando in primo luogo di una scelta coerente. La partita è ancora lunga e solo nei prossimi mesi potremo valutare chi, come e quando deciderà di stare dalla nostra parte.

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