di Antonio Torrelli -

PERUGIA - Cinquantotto poltrone in meno a partire dalle prossime amministrative. Questi gli effetti del decreto Calderoli sui costi della politica, che in tutti i comuni dell’Umbria vedrà tagliati 39 consiglieri e 19 assessori.

Per la nostra regione, così come per l’Emilia Romagna, la Toscana e le Marche (quest’ultima la più ridimensionata), la mannaia entrerà in vigore già dopo le tornate del 15 e 16 maggio.

Nel mirino del Ministro per la semplificazione ci sono gli ormai famosi costi delle amministrazioni, che in parte verranno recuperati in favore della scuola e per i cosiddetti “interventi indifferibili e urgenti” spesso collegati ad eventi celebrativi. Una quota sostanziosa, infatti, verrà utilizzata per pagare i festeggiamenti del 150° dell’Unità d’Italia.

I consigli comunali verranno così sfoltiti del 20 per cento, riducendo drasticamente il numero dei componenti. Ad Assisi, ad esempio, si passerà da 20 a 16 consiglieri, mentre a Gubbio e a Città di Castello il numero verrà ridotto di sei unità: da 30 a 24.

 

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