I tempi, ripetono da tempo sia la Fiom che la minoranza congressuale «La Cgil che vogliamo», devono essere rapidi perché la situazione sociale in Italia è diventata insostenibile. Al punto che la funzione pubblica e la conoscenza hanno già indetto per il 25 aprile il loro sciopero generale. Ma non sarebbe più logico, sostengono i metalmeccanici, «riunificare gli scioperi e le iniziative di mobilitazione già proclamati dalle categorie per per tutte le lavoratrici e i lavoratori pubblici, privati e i pensionati del nostro Paese?». Tentennamenti non dovrebbero essercene più, dopo che anche nel settore del commercio è stato firmato un contratto separato senza la Cgil, «un ulteriore pesante colpo ai diritti, al contratto nazionale, alla libertà delle lavoratrici e dei lavoratori», denuncia il coordinatore nazionale de «La cgil che vogliamo» nel chiedere che lo sciopero generale venga definito subito e si svolga in tempi ravvicinati.

Da controlacrisi.org

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