ROMA - Dalle lacrime di commozione di Delio Rossi alla voglia di Serse Cosmi di rientrare alla grande, e magari convincere il presidente Zamparini di non essere solo un traghettatore, regalandogli in questi pochi mesi di contratto il sogno Champions.

Serse Cosmi indossa la sciarpa rosanero per i fotografi nel ritiro romano della Borghesiana, scelto dal presidente Maurizio Zamparini per metabolizzare lo 0-7 casalingo con l'Udinese che e' costato il posto al suo predecessore.

''La definizione di traghettatore e' usata come dispregiativo - ha esordito - ma e' lo stato di tutti noi allenatori. Se poi il riferimento e' a Caronte, allora dico che a Palermo non ci sono anime dannate e non c'e' l'inferno, ma solo grandi giocatori e un'ottima squadra, che ha la possibilita' di arrivare in paradiso''.

Eppure le tre sconfitte di fila che il nuovo tecnico eredita, non sembrano raccontare una realta' felice. ''Credo nelle risorse del Palermo - ha aggiunto - i problemi da risolvere ci sono, ma non mi faccio prendere dai dubbi perche' questa e' una squadra con grandi qualita', la migliore che ho la possibilita' di allenare: vedo piu' pregi che difetti''.

Anche perche', Cosmi non nasconde che la prima richiesta di Zamparini e' stata la Champions. ''E' la nostra priorita' - ha ammesso - poi in seconda battuta l'Europa League. Detto questo non vogliamo snobbare la Coppa Italia. Sono obiettivi, diversamente raggiungibili, ma possibili''.

Ma intanto ci sara' da gestire il rapporto con il patron rosanero. ''Lo conoscete tutti. Sono abituato a presidenti di grande personalita' - ha aggiunto - La cosa migliore e' avere un rapporto continuo, che e' anche il piu' faticoso. E poi non c'e' tempo per litigare''.

Zamparini da lui si aspetta quelle motivazioni di cui la squadra ha bisogno. ''Speriamo possa sistemare certe situazioni e risollevare le prestazioni di giocatori, come Hernandez e Pastore, che non andranno mai alla Juve - ha spiegato il patron -. So che Cosmi sul campo non ha fatto grandi cose, ma e' un ottimo motivatore''. Definizione che al tecnico perugino, intenzionato ad utilizzare la difesa a tre ed a recuperare Liverani, piace fino ad un certo punto.

''Ho questa etichetta e me la tengo - ha risposto - ma un tecnico deve essere un motivatore, altrimenti e' limitato. Sento di potermi esprimere bene con una squadra giovane. Ilicic e Pastone sono due campioni, ma gli diro' in cosa devono migliorare''. Poi ammette di non aver ancora parlato con Delio Rossi (''Mi confrontero' con lui anche perche' ha fatto una grande lavoro qui''), ma di aver chiesto a Miccoli di tornare al piu' presto in campo ''perche' e' quel giocatore che fa vincere le partite''.

Di certo non sono passate inosservate le manifestazioni d'affetto che i tifosi palermitani hanno riservato a Rossi, al termine della partita contro l'Udinese, e oggi nel corso della conferenza stampa d'addio. ''Mi hanno fatto piacere gli applausi - ha detto quasi in lacrime l'ex tecnico del Palermo -, ma mi hanno fatto anche male perche' ho capito che era finita''.

Cosmi, tifoso romanista doc, riparte dalla Lazio. Ancora una volta all'Olimpico, come la scorsa stagione quando subentro' a Livorno, infliggendo alla sua Roma un clamoroso ko.

''Sono gia' tornato all'Olimpico contro la Lazio (dopo i fatti del 2003 quando espulso durante Lazio-Perugia, grido' forza Roma di fronte alla tribuna) e non c'era questa attesa. Non mi aspetto incitamenti, ma non sento la partita in modo particolare''.
 

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