Giovanni Censini, dalla raccolta del grano ai vertici del sindacato Cisl
Giovanni Censini, alla guida dei metalmeccanici di Terni, della Cisl del territorio ternano, dei pensionati prima dell’Umbria e poi di Terni, è nato a Castiglion del Lago il 24 febbraio 1937. Inizia la propria attività sindacale da giovanissimo, organizzando iniziative per i ragazzi del suo territorio, sotto la guida dell’allora responsabile di zona Ugo Borscia. La storia di Censini parte dalla raccolta del grano (negli anni ’50 i supporti al sindacato non venivano erogati con moneta sonante, ma in natura, spesso in grano) per arrivare alla dirigenza dei pensionati, arricchendosi e colorandosi di molte battaglie, di indimenticabili esperienze e di grandi soddisfazioni.
Nel ’61 Giovanni Censini entrò come operaio alle Acciaierie di Terni nel reparto lamiere sottili e in pochi mesi traguardò risultati importanti in termini di iscritti: dopo essere stato responsabile di Sas aziendale e candidato nelle liste della Commissione interna per la Cisl, nel 1963 fu eletto delegato.
Le lotte e le conquiste del ’68 furono vissute da Censini a Terni, in fabbrica, nelle vesti di segretario provinciale della Fim. Volantinaggi, scioperi, manifestazioni per riuscire a raggiungere conquiste importanti: Censini era determinato e sapeva quanto fossero rilevanti gli obiettivi da raggiungere in quegli anni di progressi sociali, civili e lavorativi, in special modo in campo normativo. Battaglie, quelle alle quali prese parte il segretario, che sfociarono nella legge 300 del 1970.
Altro cavallo di battaglia di Censini fu quello dell’autonomia, non solo dal punto di vista politico, ma anche sindacale. Il contributo del segretario fu rilevante anche per il mantenimento delle lavorazioni nelle Acciaierie ternane e per il raggiungimento di obiettivi importati per i lavoratori come l’orario flessibile per gli impiegati.
Il lavoro andava nella direzione giusta e i numeri gli davano ragione: gli iscritti alla Fim di Terni alla fine degli anni ’70 erano 2871. Quota che, in termini assoluti, non fu mai più superata. Anche per questo nel 1981 Giovanni Censini divenne segretario generale aggiunto della Cisl di Terni e nel 1985 segretario generale provinciale.
Censini fu anche un grande sperimentatore: la segreteria ternana fu arricchita del contributo attivo di tutte le principali categorie e della presenza femminile. Il Congresso dell’ ’89 fu uno dei più entusiasmanti per Censini, in quanto prese parte all’iniziativa una delegazione del polacco sindacato autonomo Solidarność, supportato concretamente dall’organizzazione cislina ternana dopo gli scioperi nei cantieri navali di Danzica, con il suo segretario Lech Wałęsa, premio Nobel per la pace nel 1983 e successivamente presidente della repubblica polacca negli anni 1990-1995.
Viaggio che fu contraccambiato da una delegazione ternana guidata da Censini nel settembre ’89, a due mesi dalla ormai prossima caduta del Muro di Berlino e quindi del blocco comunista.
Dopo aver ricoperto la carica di Presidente dell’Inps di Terni dal 1992 al 1997, fu eletto alla guida del pensionati cislini umbri. Le sue battaglie si sono caratterizzate da una parte dal recupero del potere d’acquisto delle pensioni e dall’altra dal perseguimento della sicurezza degli anziani attraverso iniziative informative e pubblicazioni.
“L’importanza di esserci” rimase lo slogan di Censini anche dopo il 2003, anno che fu eletto segretario generale territoriale dei pensionati di Terni. Carica ricoperta sino al 22 febbraio 2011 e lasciata per motivi anagrafici. Tale attività è stata svolta con la collaborazione ed insieme a tutto il gruppo dirigente dell’intera Cisl, dati anche gli ottimi rapporti con le strutture nazionali.

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