PERUGIA - "Uno dei grandi problemi di questo Paese e' che sta perdendo la memoria di se'". Lo ha detto oggi pomeriggio, a Perugia, il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, in occasione dell'inaugurazione dell'Archivio storico della Cgil regionale dell'Umbria e della Camera del lavoro provinciale di Perugia.

"Un archivio come quello che viene inaugurato oggi - ha detto Camusso - rappresenta cio' che si e' prodotto nel tempo e che e' messo a disposizione di chi in quel tempo non c'era e quindi non ha potuto saperlo, vederlo e conoscerlo. E' l'idea della memoria come patrimonio collettivo che ci serve ad affrontare il presente e a progettare il futuro".

"Sia gestire il presente sia affrontare il futuro - ha proseguito il segretario della Cgil - e' il grande problema che noi abbiamo oggi, forse legato a questa modalita', che e' stata molto sviluppata in particolare dal 'Berlusconismo' nel nostro Paese, per cui il tempo diventa neutro. Tutto si consuma in qualche secondo, in qualche minuto, tra una dichiarazione e l'altra. La dichiarazione di un quarto d'ora prima e' sconosciuta poco dopo. Basterebbe solo provare a mettere in sequenza le frasi dette sull'esistenza della crisi in questi due anni e mezzo, in cui si e' detto tutto e il contrario di tutto, a partire dal negarla per un anno di fila mentre intanto la disoccupazione cresceva, la cassa integrazione esplodeva. Cosi' facendo si puo' negare sistematicamente la storia, si possono negare le nostre radici, le nostre origini".

Per Camusso la memoria, quindi, e' "importantissima perche' diventa la barriera e la difesa rispetto a questo consumo quotidiano di parole che cambiano significato". "E quando le parole cambiano significato e non c'e' piu' rapporto con la propria storia - ha proseguito - in realta' anche le persone perdono di significato.

Invece noi sappiamo che la storia del nostro Paese e' fatto dal comportamento di tanti cittadini, e' fatta dalle tante lotte dei lavoratori per conquistare dei diritti, degli straordinari sacrifici per ricostruire il paese. C'e' quindi bisogno di guardare alle nostre radici perche' questo e' un Paese che rischia di non avere futuro, di non stare insieme, di dividersi su qualunque cosa".

All'inaugurazione dell'Archivio storico hanno partecipato oggi Mario Bravi (segretario generale Cgil Umbria), Vincenzo Sgalla (segretario generale provinciale Perugia), Rosario Di Stefano (responsabile archivio storico Cgil Umbria), Elisa Castellano (fondazione Di Vittorio), Renato Covino (Universita' di Perugia), Giorgio Raggi (presidente Coop Centro Italia) e Vladimiro Boccali (sindaco di Perugia).

"L'apertura al pubblico dell'Archivio in concomitanza con i festeggiamenti del 150esimo dell'Unita' d'Italia - e' stato detto - dimostra che la storia del movimento sindacale umbro e' parte integrante della storia d'Italia, di un periodo in cui tante battaglie culturali sono appartenute non solo a chi le ha promosse, avanguardie di un movimento, ma anche da chi nella societa' le ha fatte divenire percorsi democratici di un protagonismo diretto".
 

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