Secondo i parlamentari rispetto al passato, c'è da rilevare, accanto alla conferma del riconoscimento della concretezza della proposta di Novamont, l'impegno dell'Esecutivo ad intervenire presso l'head quarter di Basell per chiedere chiarimenti e sollecitare una soluzione positiva.

PERUGIA - ''La risposta del ministero dello Sviluppo Economico alla nostra interrogazione sulla Basell di Terni mostra un qualche segnale di interesse da parte del governo sulla vicenda e che interrompe il lungo silenzio che durava dal 15 dicembre 2010, giorno in cui il Ministro Romani incontro' le aziende coinvolte'': cosi gli on. Carlo Emanuele Trappolino e Marina Sereni (Pd) dopo l'interrogazione sulla vertenza Basell da loro presentata.

Secondo i parlamentari ''rispetto al passato, c'e' da rilevare, accanto alla conferma del riconoscimento della concretezza della proposta di Novamont, l'impegno dell'Esecutivo ad intervenire presso l'head quarter di Basell 'per chiedere chiarimenti, cosi' e' scritto sul testo della risposta, e sollecitare una soluzione positiva, qualora si dovesse verificare, come purtroppo gia' avvenuto in altre occasioni, un ulteriori rinvio o, peggio, il rifiuto a confrontarsi sulle concrete e, a parere del Mise, positive proposte formulate da Novamont'''. ''Poiche' portare a soluzione la vertenza Basell e' il nostro obiettivo fondamentale - affermano Trappolino e la Sereni -, ci sembra opportuno evidenziare almeno due questioni che nella risposta del governo non sono affrontate con la dovuta determinazione o che sono del tutto assenti. La prima riguarda il livello nazionale su cui deve essere collocata la vicenda, poiche' in gioco c'e' la possibilita' di un rilancio in grande stile della politica industriale della chimica italiana; la seconda si riferisce agli strumenti istituzionali che possono essere attivati per consentire l'avvio di una reindustrializzazione del compendio chimico ternano, con un riferimento chiaro alla proposta formulata recentemente dalla Regione Umbria.

La convocazione di un tavolo nazionale resta, a nostro giudizio, la soluzione piu' congrua a definire una soluzione rapida e credibile. Tuttavia, l'interesse di tutti e' portare a casa quella soluzione che c'e' e che sarebbe irresponsabile vanificare. Il ministro Romani ha manifestato interesse rispetto alla proposta di Novamont per il rilancio del polo chimico. Lo invitiamo ad essere conseguente e a non perdere ulteriore tempo, usando tutte le diplomazie possibili affinche' l'impasse in cui oggi e' caduta la trattativa possa essere superato''.

''Sempre nella risposta, il Governo - riferiscono i parlamentari - ha autorizzato la LyondellBaseel per il periodo dal primo agosto 2010 al 31 luglio 2011, ad usufruire del trattamento straordinario di integrazione salariale, per crisi aziendale, conseguente alla cessazione di attivita' dello stabilimento di Terni, in favore di un massimo di 91 unita' lavorative''.

 

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