Lo sciopero proclamato dalle organizzazioni sindacali Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil per l’intera giornata di domani riguarda tutti i cantieri della Perugia-Ancona in appalto alla Btp e suona come un ulteriore campanello d’allarme sui rischi di ulteriori sospensioni e ritardi nei lavori per la realizzazione della più importante infrastruttura viaria dell’Umbria.
Il mancato pagamento degli stipendi nel mese di gennaio, per una delle più grandi ditte costruttrici d’Italia, non può essere considerato solo un incidente di percorso ma è sintomo di una difficoltà finanziaria pesante, potenzialmente prodromo di un fallimento societario dovuto a peripezie finanziarie e ad affari poco chiari su cui peraltro sta indagando la magistratura e che vede coinvolto lo stesso Dennis Verdini, tuttora uno dei coordinatori nazionali della PDL.
Ancora una volta, a farne le spese sono gli operai, prima di ogni altro, e questo territorio, alle prese con una crisi economica e sociale pesante e in attesa di vedere realizzata un’opera progettata oltre vent’anni fa.
Servono dunque delle risposte chiare, urgenti ed immediate da parte del Committente e da parte del Governo, come abbiamo a più riprese invocato nelle settimane scorse, sia sul fronte del rispetto dei diritti dei lavoratori, a partire dalla giusta e puntuale retribuzione e dalla sicurezza nei luoghi di lavoro, sia sul fronte della prosecuzione dell’opera e del suo completamento nei tempi più rapidi e certi possibili, visto che quelli previsti sono già ampliamente sforati.
Il limbo cui assistiamo da tanto, troppo tempo deve perciò cessare e serve un intervento correttivo e diretto, non più rinviabile da parte del Ministero delle Infrastrutture.


Il Capogruppo
PRC – la sinistra per Gualdo
Gianluca Graciolin
 

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