L'incontro tra i rappresentanti delle Regioni Umbria e Marche e gli emissari del gruppo iraniano Mmd è stato positivo in primo luogo perché le due Istituzioni regionali hanno messo in campo un protagonismo importante in ore decisive per le sorti della Merloni e dei lavoratori e si sono dimostrate disponibili a garantire l'impegno a facilitare con ogni strumento utile l'eventuale investimento, per quanto di loro competenza.

Esse si sono date un ruolo attivo affinché la manifestazione di interesse avanzata dal gruppo e la sua volontà di procedere all'acquisizione dell'azienda ed alla prosecuzione dell'attività produttiva si possano concretizzare in tempi rapidi e, soprattutto, con una prospettiva di massima salvaguardia dei livelli occupazionali.

Da ciò che è stato dato sapere da questo incontro, emerge comunque la determinazione di Mmd nel procedere al rilancio dell'attività produttiva, ma, come da tempo abbiamo sottolineato, mancano tuttora a questo gruppo quelle risposte in termini sostanziali che solo il governo può dare, nell'esercizio delle proprie ineludibili responsabilità di politica industriale, economica, finanziaria.

Altro che frustata all'economia, il governo Berlusconi si dimostra ancora una volta latitante, nel senso letterale più preciso, in un'occasione fondamentale per dimostrare veramente il suo impegno a salvaguardare un importante realtà del nostro patrimonio industriale, sempre più frequentemente in crisi ed in dismissione, e per operare i necessari interventi di politica industriale per condividere e sostenere un progetto industriale fondamentale per l'economia di due regioni.

A detta degli stessi rappresentanti della Mmd, non sono sufficienti le pur necessarie misure dell'amministrazione straordinaria esercitata dai commissari per definire un quadro compiuto di valorizzazione del progetto industriale.

Dal canto nostro, nell'ultimo consiglio comunale della nostra Città, una delle più colpite dalla crisi della Merloni, avevamo proposto un documento per pretendere proprio questo impegno imprescindibile al governo italiano. Ancora una volta una Giunta ed una maggioranza sempre più nude e sempre più asserragliate nelle loro fantasie di magnificienza e di grandeur berlusconiana, se la sono data a gambe non consentendo la discussione.

Un'altra occasione persa affinchè la vertenza per salvare la Merloni e i posti di lavoro possa essere accompagnata dall'attenzione, dalla sollecitazione e dalla mobilitazione delle Istituzioni locali.

Il Capogruppo PRC SE
Sinistra Unita per Gualdo
Gianluca Graciolini
 

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