PERUGIA - Il gruppo iraniano Mmd e' intenzionato a chiudere in tempi rapidi la trattativa per l'acquisizione della Antonio Merloni, azienda dell'elettrodomestico in amministrazione controllata. E' quanto emerso oggi dall'incontro tra le Regioni Marche e Umbria, rappresentate rispettivamente dal presidente Gian Mario Spacca e dall'assessore Gianluca Rossi con Younes Zarepour, rappresentante della compagine iraniana, oggi a Fabriano.

L'occasione - si legge in una nota della Regione Umbria - "e' servita per approfondire l'interesse del gruppo iraniano a concludere l'operazione entro i tempi delineati dai commissari nell'ambito della procedura di amministrazione straordinaria, mantenendo la vocazione originaria delle produzioni dell'impresa italiana".

Al termine dell'incontro Spacca e Rossi hanno dichiarato: "Abbiamo registrato una forte determinazione nel gruppo Mmd a chiudere l'operazione in tempi rapidi, ci sono state formulate richieste precise di natura finanziaria ed organizzativa. Abbiamo dato puntuali risposte per quello che ci compete, ma su alcune questioni procedurali e sostanziali le informazioni richieste potranno essere fornite solo dai commissari anche perche' le Regioni ancora non sono a conoscenza del piano industriale di dettaglio degli iraniani e i vincoli di riservatezza non consentono all'azienda di esplicitarlo".

"Da parte delle Regioni - concludono Spacca e Rossi - e' stata formulata come priorita' assoluta la richiesta del massimo livello di salvaguardia dell’ occupazione da cui derivera' un loro corrispondente impegno".

Sempre oggi è giunta la notizia che i tre commissari straordinari dell'Antonio Merloni hanno deciso di prorogare al 10 marzo prossimo la scadenza per presentare integrazioni alle offerte non vincolanti di acquisto del gruppo, inizialmente fissata al 15 febbraio.

Lo si e' appreso in seguito all'incontro odierno di Fabriano con la Mmd che, come la cordata cinese G8, aveva presentato una manifestazione di interesse all'acquisto dell'intero perimetro industriale dell'A. Merloni, cioe' i due stabilimenti di Fabriano e quello di Nocera Umbra.

La proroga viene letta come un segnale positivo sulla concretezza delle trattative in corso. Oltre ai due colossi asiatici, gli unici a dichiararsi interessati ad incamerare in blocco l'A. Merloni, i commissari hanno ricevuto anche varie altre proposte per singoli asset dell'A. Merloni.
 

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