PERUGIA - La convocazione urgente del Tavolo di crisi istituito presso il Ministero sul futuro del Polo chimico ternano: è quanto chiede formalmente l’assessore regionale Gianluca Rossi al ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani. Nella lettera, inviata all’indomani della manifestazione di protesta alla quale ha preso parte lo stesso assessore, Rossi torna a sottoporre all’attenzione del Ministro la situazione di crisi che ha investito il Polo chimico ternano a seguito della chiusura degli impianti della Lyondell-Basell.

“Il Piano industriale proposto da una new-co con Novamont S.p.A. come capofila, per come ci è dato conoscere – scrive Rossi al ministro -, sembra proporre una soluzione industriale, in grado di dare prospettive adeguate al Polo Chimico ternano e al tempo stesso delineare una traiettoria di rilancio della chimica nazionale sul versante della ricerca e dell’innovazione”.

L’assessore Rossi ribadisce che “risultano incomprensibili ritardi nella trattativa fra la multinazionale Basell e la Novamont, considerato che il fattore tempo potrebbe risultare elemento decisivo per una positiva soluzione della crisi. Ciò, ancor di più - aggiunge -, alla luce delle dichiarazioni rese da autorevoli soggetti istituzionali e non, circa il piano di investimenti, per 500 milioni, deliberato dall’Eni, attraverso la Novamont, nel settore della chimica verde, che continuo a ritenere trovi anche nel sito ternano una sua naturale collocazione”.

Per questo, l’assessore regionale Rossi chiede al ministro Romani “la convocazione urgente del Tavolo di crisi istituito presso il Suo Ministero”.
 

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