PERUGIA - Il 43% dei giovani umbri e' disposto ad andare all'estero o fuori regione per realizzare le proprie aspirazioni professionali, il 35% solo fuori regione e il 21% preferisce rimanere in Umbria anche a costo di un lavoro meno soddisfacente.

Sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto Confcommercio 'Politica, lavoro, impresa e Giovani', condotto su un campione di 200 giovani umbri tra i 20 e i 40 anni e che sara' presentato in occasione del primo 'Forum dei Giovani Imprenditori Confcommercio' della provincia di Perugia, in programma domani, dalle ore 9 presso il Salone d'Onore di Palazzo Donini, a Perugia.

Secondo il rapporto, il posto fisso non e' in cima a pensieri dei giovani umbri; con il 27% dei consensi si classifica secondo nelle preferenze, a netta distanza dal 43% di consensi che raccoglie un lavoro interessante ed in linea con le proprie aspettative professionali.

Sono importanti poi le buone opportunita' di carriera (19%), mentre bassa e' la motivazione legata all'alta remunerazione (6%). Nella realizzazione delle proprie aspettative personali mostrano inoltre di non aver particolare fiducia nella capacita' delle istituzioni e della politica di incidere concretamente: i genitori, la famiglia, le proprie relazioni personali e quelle della propria famiglia sono al primo posto, con il 52%, seguito per il 28% da scuola ed Universita'. Solo l'11% ha fiducia nella politica, ritenendo che abbia un qualche genere di influenza sul proprio destino lavorativo.

Sempre dal rapporto emerge come la generazione degli umbri under 40 appare equamente divisa tra fiducia ed incertezza, tra speranza e timori. Il 50% e' convinto, infatti, che avra' la possibilita' di vedere aumentato il proprio status e di riuscire a svolgere un lavoro di qualita' e prestigio pari o superiore a quello dei genitori.
 

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