Pubblico Impiego/ Cajarelli (Cgil): "Bene la Camusso, ma ora sciopero generale"
PERUGIA - "Ha fatto bene il segretario Camusso ad alzarsi e lasciare il tavolo prima della firma dell'accordo con il Governo sul salario di produttività": lo ha affermato Vasco Cajarelli, della segreteria regionale della Cgil Umbria che ha ribadito che "Il testo non affronta i problemi urgenti del Paese e della categoria. Non si fa la riforma dell'amministrazione con il taglio della contrattazione nazionale (bloccata fino al 2013, ndr) e con lo svilimento delle Rsu nella scuola e nel pubblico. I sindacati che hanno firmato l'accordo sono ormai la stampella di questo Governo". Per vasco Cajarelli è giunto quindi il momento di mobilitare tutte le categorie di lavoratori per dare vita ad un grande sciopero generale nazionale, attraverso una serie di iniziative sociali e culturali su tutto il territorio e in tutti i settori del lavoro.

Friday
04/02/11
17:38
Non si è mai visto che si firmi un'accordo per non ottenere un bel nulla. Dopo che il cavaliere, tramite il suo fido scudiero Brunetta, ha sputtanato tutti i dipendenti pubblici fatta eccezione per quelli che sono i veri responsabili di gestioni scellerate ci sono ancora sindacato proni ad asseecondare i padroni.
Forse sarebbe il caso e l'ora che qualche iscritto a queste OO.SS. decida di prendere le distanze revocando la delega. Non servirà a nulla ma almeno non sarà cornuto e bastonato per mano di questi cortigiani che albergano nella reggia di Arcore.
Si sa che ci sono dirigenti, ex direttori che dovrebbero stare in pensione ed invece continuano ad occupare posti di lavoro. Ci poi sono pensionati che hanno avuto l'incentivo per andare in pensione e invece hanno continuato a lavorare, o lavoravano con la pubblica amministrazione. C'è anche quello che si è fatto un contratto contro le norme di legge indicizzandolo e nessuno riesce a spedirlo a casa. Anzi si è piazzato meglio di prima grazie all'incapacità e alla sudditanza di chi dovrebbe comandare o meglio amministrare. Ci sono poi anche certe signore che sono diventate dirigenti, previa ammissione ad un pubblico concorso, pur essendo sprovviste del diploma di laurea richiesto e che si sono fatte forti di parentele altolocate e di un qualche parere legale che equipara un corso di specializzazione post-diploma, organizzato da qualche facoltà universitaria, ad una laurea del vecchio corso o ad una laurea quinquennale in giurisprudenza.
Ma perchè tutti tacciono e la Procura non interviene?
Altro che il bunga... bunga del cavaliere di Arcore.