“Lo sciopero di domani indetto dalla Fiom rappresenta un momento di unità di tutte le lotte del Paese in difesa dell'articolo 1 della Costituzione: da quelle degli studenti a quelle dei lavoratori pubblici, in difesa dell'ambiente e dei beni comuni e per rilanciare un modello sociale alternativo a quello delle destre. In Italia si sta assistendo ad un’offensiva pericolosa del governo di centrodestra che sta ponendo sotto attacco i diritti del lavoro e la Costituzione, nel tentativo di perseguire una svolta autoritaria e antidemocratica”. Lo afferma il capogruppo regionale del Prc–Fds Damiano Stufara, secondo cui “l'accordo capestro e ricattatorio di Marchionne messo in atto a Pomigliano e a Mirafiori, che smantella il contratto nazionale a favore di quello aziendale, si muove in questa solco, al fine di accelerare la costruzione di nuove relazioni industriali fondate sulla aziendalizzazione e individualizzazione dei rapporti di lavoro. Dove un soggetto, l'impresa, detterà le regole e un altro soggetto, il lavoratore ricattato e isolato, non potrà che subirle”.

Secondo Stufara per sconfiggere questa politica “è necessaria una risposta forte e di massa di tutto il mondo del lavoro, dei movimenti e delle forze della sinistra. In quanto è evidente che il tentativo è di far passare il modello Fiat come un modello generale, mirato all’inasprimento delle condizioni dei lavoratori in tutti i settori, all’acuirsi ulteriore della disoccupazione e alla definitiva precarizzazione dell’occupazione giovanile. Contro questa politica di relazioni industriali e sociali il gruppo consiliare regionale di Rifondazione comunista – Federazione della sinistra è a fianco della Fiom e dei lavoratori metalmeccanici, in difesa dei diritti e della dignità del lavoro, aderendo allo sciopero di oggi 28 gennaio e partecipando alla manifestazione che si svolgerà a Perugia
 

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