Rifondazione comunista dell’Umbria condivide le analisi e le preoccupazioni espresse dal Segretario Regionale della CGIL Mario Bravi sulle emergenze dell’apparato produttivo umbro e sul pesante aumento del ricorso alla cassa integrazione, elementi che aprono anche nella nostra regione una seria e drammatica questione occupazionale. Per questo sosteniamo convintamente la necessità che la priorità nell’azione politica per il 2011 sia la definizione di un Piano Regionale del Lavoro, un piano di investimenti in innovazione e ricerca a sostegno dell’occupazione soprattutto nei settori strategici dell’economia regionale per uscire dalla crisi e per contrastare questa tendenza. Nello stesso tempo abbiamo anche avviato una campagna politica a sostegno della proposta di legge presentata dal nostro gruppo regionale contro le delocalizzazioni. Una proposta che parla direttamente al lavoro salariato e dipendente della nostra regione e che rimette al centro le modalità d’intervento pubblico in economia. Non solo. Pensiamo che occorra cogliere l’occasione di un progetto programmatorio complessivo che si pone come obiettivo la difesa del lavoro e la sua valorizzazione per riaprire un confronto sulla nostra proposta di istituzione del reddito sociale. Una misura rispetto alla quale oggi nei movimenti, soprattutto fra i lavoratori precari e gli studenti, si avverte maggiore consapevolezza e richiesta come diritto di cittadinanza. Ha ragione Bravi nel dire che nella nostra regione il modello Marchionne va respinto e contrastato. Infatti il risultato del referendum di Mirafiori va riconosciuto con grande chiarezza: l'accordo è stato bocciato con un atto di straordinario coraggio, di dignità, da parte degli operai. Una lezione che ci dice come il nostro compito nell’immediato sia quello di contribuire alla riuscita dello sciopero generale della Fiom del 28 gennaio e della manifestazione regionale che si terrà a Perugia venerdì prossimo in via Piccolpasso di fronte alla concessionaria. Il nostro impegno resta quello di lavorare alla costruzione di un fronte unitario che serva da sponda politica nella trasformazione della giornata del 28 gennaio in un vero e proprio sciopero generale.

 

 

Luciano Della Vecchia
Segreteria Regionale Prc Umbria
Responsabile Lavoro
 

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