A gennaio inoltrato, la coalizione non ha ancora sciolto le riserve sul
candidato sindaco. Rifondazione è in attesa che il Pd proponga un nome o,
autonomamente, scenderà in campo con un proprio candidato?

Il primo dato politico positivo è la definizione di una coalizione di governo
modellata su quella regionale e provinciale. Dopodiché per noi il candidato
sindaco resta il programma, per la fuoriuscita dalla crisi e per affrontare il
federalismo. La coalizione si è data dei tempi. Noi restiamo per la soluzione
politica. Certo, i tentennamenti del Pd non aiutano, soprattutto perché c'è
il rischio che riparta la girandola delle autocandidature. Sebbene non ci
appassionino, siamo disponibili anche a primarie di coalizione e di programma.
Con un candidato della sinistra.

E’ plausibile ipotizzare un candidato di un altro partito del centrosinistra?

Tutte le forze politiche della coalizione hanno pari dignità nell'avanzare
candidature. Quello che serve da subito è però una discussione partecipata con
i soggetti sociali sul progetto politico e su come si affronta la crisi. Basta
pensare al grido d'allarme della Cgil sulla precarietà dilagante, alla crisi
del legno, alle casse integrazioni, ai licenziamenti per capire che bisogna
rimettere al centro dell'azione politica cittadina il lavoro e lo stato
sociale.

C’è qualcosa di vero nelle voci che parlano di un accordo già siglato tra Rc e
Socialisti?

No, non è certo nostra la pratica degli accordi bilaterali. Noi crediamo
davvero nel valore aggiunto e plurale di coalizioni di governo. Per primi
abbiamo chiesto di perimetrare e di rilanciare la coalizione, opponendoci
chiaramente alle aperture all'Udc.

La candidatura di Bacchetta a sindaco riscuote il consenso degli iscritti di
Rifondazione?

Noi esprimiamo un giudizio positivo sul periodo di transizione guidato da
Bacchetta e sull'attuale amministrazione di Città di Castello per le scelte
fatte in un momento pesante rispetto ai tagli inflitti dal governo. Nel
partito
c'è la consapevolezza che la fase impone una svolta chiara e netta. Tra gli
iscritti di Rifondazione comunista riscuote consenso il candidato sintesi
delle
scelte programmatiche.

Il partito sarebbe disposto a correre con liste civiche di centro-sinistra e
contro Pd e Sdi a vantaggio di un totale rinnovamento?

Riteniamo fondamentale rilanciare una coalizione di centro-sinistra unita con
programmi di svolta. Il rinnovamento non si determina con ulteriori divisioni.
Con questo spirito proponiamo alle forze della sinistra, in primis a Sel, di
costruire un'opzione politica unitaria, un riferimento per tutti coloro che
si
ritrovano nelle battaglie della Fiom sul lavoro e dei movimenti per l'acqua:
una lista comune della sinistra che sappia parlare alla società,
all'associazionismo, ai giovani, che sappia intrecciare le ragioni del lavoro
con quelle degli studenti e dei movimenti per i beni comuni. Anche a Città di
Castello.

Per le attuali espressioni del partito nella giunta e nel consiglio ci saranno
conferme?

Ne discuteremo e valuteremo le disponibilità, ma voglio sottolineare il lavoro
dei compagni del gruppo consiliare e della giunta. Rifondazione comunista è
impegnata nella costruzione della Federazione della Sinistra, un progetto
politico che unisce, che va oltre i personalismi e che si fonda anche sulla
capacità dei compagni di puntare su quelle nuove e giovani forze, studenti,
lavoratori, precari, che si sono radicate con il lavoro politico sul
territorio.

Sandra Biscarini (Corriere dell'Umbria 24.1.2011)

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