Fiat e scuola: riflessioni e proposte all'assemblea della Sala della Vaccara
Malgrado la neve, l'assemblea di giovedi alla Sala della Vaccara è riuscita: sala gremita di studenti universitari e ricercatori precari, presenti una decina di insegnanti del nostro coordinamento, una rappresentanza degli studenti medi, sindacalisti FIOM, Cobas e USB, rappresentanti di Rifondazione comunista.
La prima parte degli interventi è stata dedicata all'analisi delle condizioni che il 28 gennaio riportano in piazza scuola e università insieme alla fabbrica. Studenti e ricercatori universitari hanno sottolineato in vario modo come la perdita di diritti dei metalmeccanici di Pomigliano e Mirafiori, rappresenti una delle forme assunte dalla cancellazione del diritto all'esistenza per intere fasce giovanili che si vedono sottrarre il diritto allo studio (alcuni hanno fornito i dati drammatici della riduzione dei contributi ADISU, dalle borse di studio ai buoni mensa) e quello ad un lavoro decente.
Gli interventi di alcuni aderenti al sindacalismo di base (cobas e usb) hanno evidenziato la natura scandalosa dell'accordo di Mirafiori, nel quale il drastico peggioramento delle condizioni di lavoro alla catena di montaggio si associa alla cancellazione del diritto di rappresentanza dei lavoratori e all'esplusione dalle RSU dei sindacati non firmatari, una cancellazione che oggi indigna, ma che nel 1993 colpì il sindacato di base con gli accordi voluti proprio da quello che un tempo fu il sindacato triconfederale.
Il segretario regionale FIOM e alcuni esponenti di Rifondazione comunista si sono soffermati soprattutto sul significato politico del 46% di no all'accordo di Mirafiori (più del 50% se si tiene conto del solo voto operario): è stato un no alla cancellazione del diritto al dissenso, allo sciopero e alla rappresentanza, un no alla decisione
autarchica (leggi: fascista) del datore di lavoro su condizioni contrattuali che da oggi sono "prendere o lasciare".
Noi abbiamo preso la parola nella parte finale della riunione PER RICORDARE CHE: - i Coordinamenti Viva la scuola pubblica e precari di Perugia aderiscono allo sciopero generale della scuola e dell'Università indetto dai Cobas per il 28 gennaio;
- il nostro coordinamento ha sempre aderito alle iniziative degli studenti universitari e dei precari della ricerca; e PER APRIRE IL DIBATTITO SULL'ORGANIZZAZIONE della manifestazione regionale che FIOM ha convocato davanti ai cancelli della concessionaria FIAT di Via Piccolpasso; in particolare:
- abbiamo espresso perplessità sulla scelta del sito del presidio (ubicazione, scelta simbolica di una protesta davanti ad negozio di automobili che non è nemmeno gestito direttamente da FIAT, ma appunto da un concessionario);
- abbiamo fatto notare l'assenza delle rappresentanze delle maggiori realtà operaie dell'Umbria: Merloni, Tyssen, Emu ..
- abbiamo proposto di riflettere sulla possibilità di organizzare una MANIFESTAZIONE CENTRALE, visibile e raggiungibile anche dagli studenti senza auto (Via Piccolpasso è lontana da tutto) O UN CORTEO che,
partendo dalla Stazione, arrivi in Via Piccolpasso.
L'UNIVERSITA' DISCUTERA' TUTTO QUESTO NELLA RIUNIONE DI MARTEDI PROSSIMO, NOI IN QUELLA DI LUNEDI (una nostra rappresentanza potrebbe andare il giorno dopo alla riunione degli universitari).
Gabriella Giudici, docente in un liceo perugino

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