FOLIGNO - La riforma delle comunita' montane dell'Umbria deve andare avanti, ma puo' farlo soltanto se i diritti dei lavoratori vengono garantiti. E' questo il messaggio emerso oggi dall'attivo regionale dei lavoratori forestali, nella sede della Cgil a Foligno e al quale hanno partecipato i delegati Cgil delle comunita' montane, vari dirigenti del sindacato e Mario Bravi, il segretario della Cgil dell'Umbria.

Nel corso dell'incontro - riferisce un comunicato del sindacato - e' stato sottolineato il raggiungimento dell'accordo con la Regione per la stabilizzazione dei lavratori stagionali precari. Accordo che - e' stato detto - comincia gia' a produrre frutti: e' stata annunciata infatti la stabilizzazione da parte della Comunita' montana di Valtopina, a partire dal primo febbraio prossimo, di 12 lavoratori stagionali.

Un fatto positivo, per la Cgil, che nei prossimi giorni chiedera' certezze anche per gli operatori florovivaistici di Umbria Flora e Umbria Natura.

Per quanto riguarda il percorso di riforma e riorganizzazione del settore, la Cgil ha preso atto positivamente dell'impegno della Regione a finanziare il processo, ma ora - spiega il sindacato - e' necessario approfondire i meccanismi di funzionamento della nuova agenzia regionale, coinvolgendo nel confronto anche l'Anci.

''Questa riforma va avanti se i diritti dei lavoratori sono garantiti - ha ribadito Mario Bravi a conclusione dei lavori - e questo anche perche' questi lavoratori rappresentano una garanzia fondamentale per la salvaguardia della risorsa natura, che per l'Umbria e' un patrimonio inestimabile''.
 

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